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> Il "manifesto" di Agazzi
> Crema, città del vivere
> Agazzi, attacco continuo alla Bonaldi
> Giornate intense per Antonio Agazzi
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> Alfano tira la volata al candidato sindaco Agazzi
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> Antonio Agazzi replica a Bordo e attacca duramente Stefania Bonaldi
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> Si va verso il Grande Centro
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> Terzo Polo. Noi la novità
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> Crema laboratorio politico del centrodestra
> Agazzi parte bene
> Antonio Agazzi stravince
> Fli scende in campo
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> Agazzi candidato sindaco del Pdl
> Antonio Agazzi vince le primarie del Centrodestra
> Agazzi trionfa nelle primarie
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> Agazzi, la politica tra la gente
> Voglio inaugurare una stagione di rinnovamento
> Serve un rinnovamento
> Primarie del centrodestra. Antonio Agazzi ha presentato la propria candidatura.
> Nuovo palazzetto dello sport, Agazzi con la Crema Volley: "Alla Pierina si può"
> Crema, stadio o palazzetto?
> Una struttura polifunzionale nell'area della cascian Pierina
> Le primarie del centrodestra a Crema: Agazzi pronto a scendere in campo
> Agazzi cita il regolamento del Pdl: «Primarie per il candidato sindaco»
> Agazzi, strappi continui dalla maggioranza
> Ateneo a rischio. Agazzi replica all'assessore Zanibelli
> "Rischiamo di perdere il polo universitario". Grido d'allarme lanciato da Bonaldi e Agazzi
> Pericolo! L'università può andarsene da Crema
> Crema rischia di perdere l'università. Appello bipartisan al sindaco
> Crema, università a rischio chiusura
> Ricordo di un grande uomo, Mino Martinazzoli
> Antonio Agazzi ricorda il senatore Mino Martinazzoli
> Ricordo dell'On. Martinazzoli
> Agazzi striglia PdL e Lega
> Mino Martinazzoli: il ricordo di Agazzi e Boschiroli
> Crisi maggioranza: Agazzi media incontro con il Carroccio
> Antonio Agazzi fa il punto rispetto ad affermazioni di Franco Bordo
> L'attualità del Risorgimento
> Il 150° dell'Unità d'Italia in Palazzo Comunale
> 1861-2011: i 150 anni dell'Italia, il convegno
> Il convegno 1861-2011: i 150 anni dell'Italia tra storia e attualità
> Congresso e libro per l'Unità d'Italia
> Alcide De Gasperi, politico d'altri tempi
> Aggiornamento dello Statuto della città
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> Giornata della memoria 2011, replica a Bordo
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> Antonio Agazzi presenta, in conferenza-stampa, il Convegno sui 60 anni della Costituzione Repubblicana
> Convegno: i 60 anni della Costituzione Repubblicana
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> Antonio Agazzi alla conferenza stampa di presentazione della Rassegna “L’ età della saggezza”
> Mino Martinazzoli, invitato dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Agazzi, ricorda Aldo Moro in Aula degli Ostaggi
> Mino Martinazzoli ricorda Aldo Moro in Aula degli Ostaggi
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> Antonio Agazzi partecipa alla presentazione del libro "I ricordi di Crema"
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> Storie di donne raccontate dalla regina del romanzo rosa
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Articoli

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La Provincia
Mercoledì 4 aprile 2012, pagina 23

Partecipate, ecco la controproposta
Agazzi replica al "patto" di Torazzi


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Crema Oggi
Martedì 3 aprile 2012

Partecipate, un universo da ripensare
Il "manifesto" di Agazzi, candidato sindaco del centrodestra


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Crem@ on line
Martedì 3 aprile 2012, di Rebecca Ronchi

"Crema, città del vivere".
In allegato il programma ufficiale di Antonio Agazzi, candidato sindaco del centrodestra


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Il Piccolo Giornale del Cremasco
Sabato 31 marzo 2012

Agazzi, attacco continuo alla Bonaldi.

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Crem@ on line
Martedì 3 aprile 2012, di Rebecca Ronchi

Crema: il mercato negli Stalloni, una piazza in via Verdi, banda larga per le aziende del territorio e il sostegno di Crema Futura.
Giornate intense per Antonio Agazzi


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Crem@ on line
Domenica 1 aprile 2012, di Rebecca Ronchi

Antonio Agazzi condivide l'analisi della Caritas e aggiunge: "istituzioni pubbliche, sviluppo economico da ripensare".
Sul rinnovo della convenzione: "nessun dubbio"


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Crema Oggi
Sabato 31 marzo 2012

Bagno di folla in piazza Garibaldi e merenda con i bambini per il candidato sindaco Agazzi

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Crema Oggi
Venerdì 30 marzo 2012

Le prime scintille della campagna elettorale sono del Comitato pro Agazzi
Attacchi alla lista Lavoro@Impresa, si tira in ballo anche una vecchia vicenda giudiziaria


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Crem@ on line
Venerdì 30 marzo 2012, di Andrea Galvani

Il coordinatore nazionale del Pdl Angelino Alfano incorona Antonio Agazzi. L'incontro nella sede regionale del partito

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Crema Oggi
Giovedì 29 marzo 2012

Centrodestra, Alfano tira la volata al candidato sindaco Agazzi
"Il nostro è stato un incontro cordiale, l'ho invitato a Crema"
Weekend in piazza con i gazebo


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La Provincia
Venerdì 30 marzo 2012, pagina 24

In bocca al lupo di Alfano per il candidato Agazzi

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Crema Oggi
Mercoledì 28 marzo 2012

Agazzi: "Partecipate, sistema caratterizzato da luci e ombre ideato dallo schieramento di Bonaldi"

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Crem@ on line
Lunedì 26 marzo 2012, di Andrea Galvani

Antonio Agazzi replica a Bordo e attacca duramente Stefania Bonaldi: "scarsa cultura istituzionale". Sulle partecipate: "un sistema con luci e ombre ideato dal centrosinistra"

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Il Piccolo Giornale del Cremasco
Sabato 24 marzo 2012, pagina 12, di Tiziano Guerini

Agazzi: "Nessun libro dei sogni, ma realismo"Liste di appoggio. Dal Pdl al Terzo Polo a quella del candidato sindaco di centrodestra

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 24 marzo 2012, pagina 11

Polo di centro per Crema. Api-Udc-Gli per Antonio Agazzi sindaco

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Crem@ on line
Sabato 24 marzo 2012, di Ilaria Bosi

Amministrative di Crema. Antonio Agazzi ospite di Giovane Italia: "mi date la serenitá e la carica per andare avanti". Crema all'avanguardia, con l'unione Pdl, Udc, Fli e Api

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Crema Oggi
Sabato 24 marzo 2012

Agazzi incontra la Giovane Italia: "Siete i pilastri del rinnovamento"

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Primapagina
Venerdì 23 marzo 2012, pagina 5

Si va verso il Grande Centro

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La Provincia
Venerdì 23 marzo 2012, pagina 24, di Cristiano Mariani

Capetti con il Terzo Polo.
"Per appoggiare Agazzi"


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La Provincia
Giovedì 22 marzo 2012, pagina 23, di Antonio Guerini

Terzo Polo: "Noi la novità, gli altri armata Brancaleone"

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Crem@ on line
Mercoledì 21 marzo 2012, di Andrea Galvani

Amministrative. Inaugurato il 'tavolo programmatico' ed il 'coordinamento' elettorale a sostegno della candidatura di Antonio Agazzi. Giovedì sera il primo direttivo di Giovane Italia

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Crema Oggi
Mercoledì 21 marzo 2012, di Lidia Gallanti

Il Terzo Polo sostiene Antonio Agazzi e sposta la coalizione verso il centro. Agazzi: "Siamo l'unica novità per Crema"

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La Provincia
Lunedì 19 marzo 2012, pagina 19, di Cristiano Mariani

Salviamo i Vigili del fuoco

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Crema Oggi
Sabato 17 marzo 2012, di Lidia Gallanti

Crema laboratorio politico del centrodestra: alleanza fra Pdl e Terzo Polo ufficiale
Nel team Agazzi spazio anche a Piazzi


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La Provincia
Venerdì 16 marzo 2012, pagina 25, di Antonio Grassi

Agazzi parte bene
E tante liste civiche


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Primapagina
Venerdì 16 marzo 2012, pagina 5

Antonio Agazzi stravince

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La Provincia
Giovdì 15 marzo 2012, pagina 22

Fli scende in campo. "Sosteniamo Agazzi"

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Crem@ on line
Martedì 13 marzo 2012, di Andrea Galvani

Franco Bordo attacca Antonio Agazzi, "buono per tutte le stagioni". La replica: "E' terrorizzato dalla carica innovativa della mia candidatura"

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Crema Oggi
Lunedì 12 marzo 2012

Agazzi al lavoro per dare vita alla coalizione di centrodestra
Su Facebook l'ovazione è bipartisan: messaggi anche da Pd, Udc e Lega


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Crema Oggi
Lunedì 12 marzo 2012

Agazzi candidato sindaco del Pdl
Netta la sua affermazione nelle primarie sui 'rivali' Ancorotti e Borghetti
Hanno votato 1138 cremaschi


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Crem@ on line
Lunedì 12 marzo 2012, di Riccardo Cremonesi

Antonio Agazzi vince le primarie del Centrodestra. Con il 48 % delle preferenze su un totale di 1.138 votanti, è il candidato sindaco per le amministrative del 6 e 7 maggio.

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La Provincia
Lunedì 12 marzo 2012, pagina 17

Agazzi trionfa nelle primarie

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Crema Oggi
Sabato 10 marzo 2012, di Ilario Grazioso

Agazzi Day: "Riappassionare i cittadini alla propria polis"
Fra i presenti anche Camillo Lucchi


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Crem@ on line
Domenica 4 marzo 2012, di Emanuele Mandelli

Agazzi, la politica tra la gente. Il presidente del consiglio comunale: "mi diverto tantissimo"

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 3 marzo 2012, pagina 9, di Angelo Marazzi

Agazzi: "Voglio inaugurare una stagione di rinnovamento, per il bene di Crema"

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La Provincia
Mercoledì 29 febbraio 2012, pagina 23

«Serve un rinnovamento»
E spunta anche la lacrima


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Crem@ on line
Martedì 28 febbraio 2012, di Michela Bettinelli Rossi

Primarie del centrodestra. Antonio Agazzi ha presentato la propria candidatura. Raccolte oltre 200 firme, la commozione ed il richiamo ai 'liberi e forti' di don Sturzo.

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Crema Oggi
Giovedì 23 febbraio 2012

Nuovo palazzetto dello sport, Agazzi con la Crema Volley: "Alla Pierina si può"

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Crem@ on line
Giovedì 23 febbraio 2012, di Andrea Galvani

"Crema, stadio o palazzetto?" Interviene Antonio Agazzi: "alla Pierina l'università ed una struttura polifunzionale"

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La Provincia
Giovedì 23 febbraio 2012, pagina 24

«Una struttura polifunzionale nell'area della cascian Pierina»

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Crema Oggi
Domenica 12 gennaio 2012

Le primarie del centrodestra a Crema:
Agazzi pronto a scendere in campo
ma ci potrebbe essere un nome nuovo


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La Provincia
Sabato 4 febbraio 2012, pagina 24, di Sebastiano Giordani

Agazzi cita il regolamento del Pdl
«Primarie per il candidato sindaco»

«Sono obbligatorie per i Comuni sopra i 15mila abitanti: aspettiamo il nuovo coordinamento ma poi muoviamoci»

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Il Piccolo Giornale del Cremasco
Venerdì 27 gennaio 2012

Agazzi, strappi continui dalla maggioranza
Ufficiale: le elezioni si svolgeranno il 6 maggio. Un personaggio scomodo.

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La Provincia
Venerdì 20 gennaio 2012, pagina 25

"Ho visto chiudere la fabbrica Olivetti, non starò ad aspettare per l'università"
Agazzi replica all'assessore Zanibelli e applaude Bonaldi e l'assessore Orini

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La Provincia
Mercoledì 18 gennaio 2012, pagina 23

"Rischiamo di perdere il polo universitario"
Grido d'allarme lanciato da Bonaldi e Agazzi

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La Cronaca
Mercoledì 18 gennaio 2012, pagina 23

Pericolo! L'università può andarsene da Crema

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Crema Oggi
Martedì 17 gennaio 2012

Crema rischia di perdere l'università. Appello bipartisan al sindaco firmato da Agazzi (Pdl) e Bonaldi (Pd)

Il Polo didattico e della ricerca di Crema è a rischio. A sostenerlo sono il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Agazzi (Pdl) e la capogruppo del Partito Democratico, Stefania Bonaldi. "L'Università Statale di Milano - osservano - sta procedendo a ritmi serrati alla realizzazione di una nuova sede per gli informatici in via Celoria a Milano, un palazzo di 8 piani il cui completamento è previsto per il 2014, cioè proprio in coincidenza con la scadenza della convenzione in essere per la sede di Crema". Una circostanza che non può che mettere in apprensione l'amministrazione comunale e l'intero territorio in relazione alle ricadute sul polo cremasco. Da qui l'appello bipartisan lanciato al sindaco Bruttomesso, "perché l'Università è un bene della Comunità ed esige impegno trasversale". Bonaldi e Agazzi hanno presentato un'interpellanza per non perdere un'opportunità che arriva dalla Regione Lombardia. "Il 29 dicembre scorso - spiegano - è stata adottata una delibera della Regione Lombardia volta a selezionare aggregazioni di centri di ricerca ed attori pubblici e privati, che potranno essere destinatari di fondi per le azioni previste dal Programma Nazionale della Ricerca 2011-13. La delibera della giunta regionale invita appunto a presentare candidature da parte di organismi di ricerca in partenariato con imprese per la partecipazione alle iniziative di Regione Lombardia e del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) a sostegno di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e formazione per il potenziamento e/o la creazione di distretti ad altra tecnologia".

Secondo Bonaldi e Agazzi questo è il momento per agire: "Questa opportunità può verosimilmente essere l'ultima possibilità per rendere concretizzabile un piano di salvezza e di rilancio della sede universitaria di Crema: è estremamente probabile che, in assenza di un progetto di rilancio condiviso, sostenibile e di scala adeguata sul polo di Crema, la Statale potrebbe disimpegnarsi definitivamente da Crema nel 2014". Sul Polo didattico e della ricerca di Crema esistono già studi competenti elaborati da chi vive l'Università, che andranno esaminati e messi a frutto per non perdere opportunità importanti per il nostro territorio. Nell'interrogazione Bonaldi e Agazzi chiedono quale sia lo stato dell'arte sul futuro dell'Università a Crema; quali le conclusioni e le risultanze dei workshop organizzati nel corso dell'anno 2011 presso la sede Cremasca e quale il grado di coinvolgimento del territorio e del tessuto produttivo imprenditoriale locale per il rilancio del polo universitario di Crema.

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Crem@ on line
Martedì 17 gennaio 2012, di Andrea Galvani

"Crema, università a rischio chiusura", Bonaldi e Agazzi chiedono al consiglio comunale di partecipare ad un bando pubblico per l'aggregazione dei settori strategici

Crema - "Il Polo didattico e della ricerca di Crema è a rischio". Ne sono convinti il presidente del consiglio comunale - in quota PdL - Antonio Agazzi e la sua vice Stefania Bonaldi, capogruppo del Pd e candidata del centrosinistra alla successione del sindaco Bruno Bruttomesso.

La nuova sede in via Celoria
"L'Università Statale di Milano - scrivono in una interpellanza comune - sta procedendo a ritmi serrati alla realizzazione di una nuova sede per gli informatici in via Celoria a Milano, ubicata in un palazzo di 8 piani il cui completamento è previsto per il 2014, cioè proprio in coincidenza con la scadenza della convenzione in essere per la sede di Crema".

"L'apprensione bipartisan"
Secondo Agazzi e Bonaldi "questa programmazione non può che mettere in apprensione l'amministrazione comunale e l'intero territorio che rischiano di perdere il polo cremasco". Spiegando che "l'Università è un bene della comunità ed esige impegno trasversale", sottopongono ai consiglieri comunali di Crema "l'opportunità che arriva dalla Regione Lombardia. Il 29 dicembre scorso è stata adottata una delibera della Regione Lombardia (n.2893 /2011) volta a selezionare aggregazioni di centri di ricerca ed attori pubblici e privati, che potranno essere destinatari di fondi per le azioni previste dal Programma Nazionale della Ricerca 2011-13".

Il partenariato imprenditoriale
"La delibera della giunta regionale invita a presentare candidature da parte di organismi di ricerca in partenariato con imprese per la partecipazione alle iniziative di Regione Lombardia e del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) a sostegno di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e formazione per il potenziamento e/o la creazione di distretti ad alta tecnologia".

"L'ultima possibilità"
Secondo Agazzi e Bonaldi "questa opportunità può verosimilmente essere l'ultima possibilità per rendere concretizzabile un piano di salvezza e di rilancio della sede universitaria di Crema: è estremamente probabile - scrivono - che, in assenza di un progetto di rilancio condiviso, sostenibile e di scala adeguata sul polo di Crema, la Statale potrebbe disimpegnarsi definitivamente da Crema nel 2014".

Le richieste
"Sul Polo didattico e della ricerca di Crema esistono già studi competenti elaborati da chi vive l'Università che andranno esaminati e messi a frutto per non perdere opportunità importanti per il nostro territorio". Bonaldi e Agazzi chiedono quale sia lo stato dell'arte sul futuro dell'Università a Crema; quali le conclusioni e le risultanze dei workshop organizzati nel corso dell'anno 2011 presso la sede Cremasca e quale il grado di coinvolgimento del territorio e del tessuto produttivo/imprenditoriale locale e quale sia il progetto strategico da sostenere per il rilancio del polo universitario di Crema.

Laboratorio di Ricerca Operativa di Crema
In conclusione, per Bonaldi e Agazzi è "necessario valutare la partecipazione al bando indetto dalla Regione Lombardia coinvolgendo il Laboratorio di Ricerca Operativa di Crema e le aziende del territorio".

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Cronache Cittadine
Ottobre 2011

Ricordo di un grande uomo, Mino Martinazzoli

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Sul Serio
Settembre 2011, pagina 15

Antonio Agazzi ricorda il senatore Mino Martinazzoli

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 10 settembre 2011, Antonio Agazzi

Ricordo dell'On. Martinazzoli

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La Provincia
Lunedì 12 settembre 2011, pagina 15

Agazzi strglia PdL e Lega
La ScS Gestioni nella bufera. "Decidano gli assetti futuri delle partecipate"

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La Cronaca
Martedì 6 settembre 2011, pagina 11

Mino Martinazzoli: il ricordo di Agazzi e Boschiroli

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La Cronaca
Domenica 31 luglio 2011, pagina 11

Crisi maggioranza: Agazzi media incontro con il Carroccio

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Sul Serio
Giugno 2011, pagina 4

Il Presidente Antonio Agazzi fa il punto rispetto ad affermazioni non veritiere di Franco Bordo

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Cronache Cittadine
Giugno 2011, pagina 3

L'attualità del Risorgimento per celebrare i 150 anni dell'Italia

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Sul Serio
Maggio 2011, pagina 14

Il 150° dell'Unità d'Italia in Palazzo Comunale

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 21 maggio 2011, di Ramon Orini

1861-2011: i 150 anni dell'Italia, il convegno

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Crem@ on line
Domenica 15 maggio 2011, di Antonio Margheriti

Proseguite con una mattinata di studi le celebrazioni cremasche per i 150 anni di storia della nostra nazione. Monsignor Cantoni prosegue la sua lista di nomi di Italiani che hanno fatto la storia

Crema - Si è tenuto sabato scorso, presso la sala consiliare del comune di Crema, il convegno 1861-2011: i 150 anni dell'Italia tra storia e attualità, momento centrale delle celebrazioni cremasche per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Fortemente voluto dal presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, che aveva raccolto un invito fatto da Gianni Risari, il convegno ha visto la partecipazione di tre storici italiani di primo ordine.

La presenza delle scuole
Sala gremita, vista anche la partecipazione di ragazzi di tre scuole superiori del territorio, Da Vinci, Shakespeare e Galilei, ma anche di parecchi cittadini, oltre che da parecchie autorità civili, militari e religiose del territorio. Dopo l'inno nazionale, momento di forte emozione, si sono susseguiti gli interventi istituzionali.

Gli interventi istituzionali
Primo a parlare il sindaco Bruno Bruttomesso che ha ricordato che la nostra nazione ha vissuto "momenti belli e momenti tragici, da regno a repubblica, due guerre e una terribile tirannia e una crisi da cui oggi dobbiamo uscire". "Il nostro territorio ha dimostrato di eccellere per quantità e qualità delle manifestazioni", ha sottolineato l'assessore provinciale Paola Orini. Importante l'intervento del vescovo Oscar Cantoni che ha proseguito nell'operazione iniziata con la messa del 17 marzo di mettere in fila i nomi degli uomini che hanno fatto grande la nostra nazione.

La lista di monsignor Cantoni
Nella messa del 17 marzo aveva citato: Giovanni Palatucci, poliziotto che salvò molti ebrei durante la seconda guerra mondiale e poi ancora il magistrato Rosario Angelo Livatino, Vittorio Bascelè, Alcide De Gasperi, Giuseppe Dossetti e Giorgio La Pira. Sabato è toccato a: Rosmini, Manzoni, Silvio Pellico, san Giovanni Bosco e Pio IX ma soprattutto ha voluto citare il presidente della repubblica Giorgio Napolitano per aver tributato il giusto peso al mondo cattolico.

Gli interventi storici
I tre interventi storici del convegno si sono aperti con quello del professor Giorgio Vecchio, docente di storia contemporanea all'università di Parma. Una visuale interessante quella che ha offerto del Risorgimento. Non solo fatto dalle figure centrali, che tutti conosciamo, come Mazzini, Cavour, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, ma soprattutto fatto di uomini. Due dati su tutti per far capire che il Risorgimento è stato una spinta popolare. I mille di Garibaldi alla fine della campagna erano 25 mila e poi Vecchio ha ricordato la spinta degli imprenditori a fare l'Italia, si l'unità è stata anche un fatto economico oltre che sociale. A seguire è toccato a Maria Luisa Betri proseguire il discorso parlando della spinta sociale del Rinascimento. Uno sguardo al futuro della nazione è stato gettato dall'intervento conclusivo della mattinata di Lorenzo Ornaghi.

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 7 maggio 2011

Convegno e libro per l'Unità d'Italia

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 7 maggio 2011

Alcide De Gasperi politico d'altri tempi

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Crem@ on line
Lunedì 9 maggio 2011, di Andrea Galvani

Aggiornamento dello Statuto della città. Agazzi dà seguito alla richiesta del Movimento 5 Stelle: "sia coinvolta la cittadinanza". Osservazioni da presentare entro il 31 maggio

Crema - "Dando corso anche a una vostra sollecitazione pubblicamente espressa - che, per altro, poneva un problema reale - ho chiesto alla Commissione Consiliare permanente relativa allo Statuto e ai Regolamenti obbligatori - presieduta dal consigliere Martino Boschiroli - di mettere a tema, appunto, la revisione dello Statuto". Così il presidente del consiglio comunale di Crema, Antonio Agazzi, risponde al Movimento 5 stelle, che lo aveva sollecitato in materia.

Cittadinanza
Prosegue Agazzi: "Nella seduta svoltasi prima di Pasqua, tale Commissione ha, quindi, deciso di avviare un percorso di aggiornamento dello Statuto della città. I consiglieri che la compongono hanno espresso la volontà di coinvolgere, a tal fine, cittadinanza, enti, associazioni, forze politiche, economiche e sociali di Crema. L'obiettivo è quello di ottenere proposte integrative per la redazione del documento in questione. Chi intendesse presentare proprie osservazioni può inviarle in Comune a Crema, alla Segreteria Generale, entro e non oltre il 31 maggio prossimo".

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Sul Serio
Marzo 2011, pagina 16

Buon compleanno Italia: 150 anni ma non li dimostra

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Crem@ on line
Venerdì 18 febbraio 2011, di Andrea Galvani

Dopo le polemiche di Martelli sull'Anpi e sui Comitati per l'organizzazione delle feste pubbliche l'intervento del presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi

Crema - Il dibattito sull'organizzazione delle feste pubbliche si aggiunge il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi. "Ho letto ciò che dice Martelli in merito all'Anpi, punto di vista legittimo il suo, come ogni punto di vista. Per quanto concerne, tuttavia, le sue valutazioni in merito alla presenza e all'intervento del presidente del consiglio comunale al XV° Congresso dell'ANPI sezione di Crema, Agazzi spiega che "il capogruppo PDL non sa, evidentemente, che la mia presenza è figlia di un invito che ho ricevuto e cui ho ritenuto di corrispondere. La logica che mi ha ispirato - dopo averlo spiegato al capogruppo di SeL Bordo, evidentemente, devo chiarirlo anche a Francesco Martelli - è stata, ancora una volta, quella di fornire un piccolo contributo all'affermarsi di una memoria condivisa, in seno alla nostra comunità locale; una logica, quindi, unitiva, non divisiva".

Il Comitato Unitario di Difesa Democratica
Il presidente del consiglio comunale aggiunge: "ho proposto di recuperare la denominazione che il professor Elia Ruggeri - nominato dal sindaco Bruno Bruttomesso, non dal suo predecessore - ideò, in sostituzione di quella in uso fino all'amministrazione guidata da Claudio Ceravolo (Comitato Unitario di Difesa Democratica), ovvero Comitato per la difesa della Costituzione e dell'Ordine Democratico".

La Carta Costituzionale
"Almeno attorno alla Costituzione Repubblicana, in quanto cornice che racchiude in sé principi, valori e regole concepiti per essere quadro di riferimento unitario di un popolo e di una nazione, le forze politiche e sociali dovrebbero ritrovarsi; anche perché la nostra Carta Costituzionale - prosegue Antonio Agazzi - è frutto di una mediazione alta tra differenti culture politiche: cattolico-democratica, socialista, comunista, laica, liberale, repubblicana, azionista".

Strumento unitario
"Se un Comitato incaricato di collaborare con il Comune all'organizzazione delle cerimonie civili più importanti per la vita della città e dell'intero Paese, riconoscendosi nella pertinente denominazione voluta dal professor Elia Ruggeri, radunasse 'intorno al tavolo' le realtà sociali che da tempo si impegnano a favorire la memoria e la riflessione sul percorso democratico del nostro Paese, con l'aggiunta di un'adeguata rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, avremmo a disposizione uno strumento e un luogo unitari, da tutti riconosciuti, ed eviteremmo di dividerci e di polemizzare sulle date fondative della nostra Italia e sugli eventi commemorativi delle medesime".

Discorsi prematuri ed indelicati
"Io la penso così - ribadisce Agazzi - questo e null'altro ho detto, ho fatto solo il presidente del Consiglio Comunale, cercando - come sempre - di unire; non ho tentato di procacciarmi consensi perché a nulla sono candidato, essendoci un sindaco in carica ed essendo alcuni discorsi, in questa fase, prematuri se non, per certi versi, indelicati".

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Venerdì 28 gennaio 2011, di Andrea Galvani

Giornata della memoria, Agazzi replica a Bordo. Sul mancato raccoglimento in consiglio comunale ammette: "una svista, me ne dispiaccio e me ne scuso"

Crema - "Non riesco a non replicare al Capo Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà Franco Bordo rispetto alla polemica in cui ha ritenuto di coinvolgere la presidenza del Consiglio Comunale. Si tenta di accreditare, presso i cittadini, l'idea che ci sia scarsa sensibilità rispetto ai temi della memoria o una sensibilità a senso unico (Foibe, Nassirya). Non corrisponde al vero, sicuramente per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio Comunale, ma - credo di poterlo affermare sulla base di fatti concreti - anche da parte del sindaco Bruno Bruttomesso". Così Antonio Agazzi in risposta ad un comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio da SeL (integrale in allegato) nel quale si accusava l'amministrazione di centrodestra di aver dimenticato di celebrare la Giornata della Memoria.

I partigiani
Prosegue Agazzi: "Utilizzo - mi perdonerà l'interessato - le parole con cui il presidente della sezione cittadina dell'ANPI Paolo Balzari ebbe modo, in un recente passato, di replicare ad analoga polemica del rappresentante di Rifondazione Comunista Miglio. Scrisse - molto onestamente - Paolo Balzari: "Nella prima seduta del consiglio comunale, il Presidente Antonio Agazzi, su nostra richiesta, ha ricordato con parole importanti la figura di Maria Cervi, da poco scomparsa. Un atto politico di sensibilità, di memoria e rispetto dei valori antifascisti espressi dal presidente del consiglio comunale in ricordo di una grande famiglia che ha contribuito alla rinascita del nostro Paese. L'anno scorso, polemiche un poco volgari, in merito alla titolazione del Largo Partigiani d'Italia ed un eventuale cambiamento di denominazione, avanzato da un assessore, sono state, su nostra richiesta, stoppate dal sindaco Bruttomesso con parole ferme e chiare. Da alcuni anni organizziamo, presso il Voltini, una celebrazione in ricordo di 4 partigiani che lì furono uccisi per mano dei fascisti cremaschi. Anche in questa occasione l'amministrazione è presente. Questi sono alcuni atti politici che giudico positivamente"

Le iniziative dell'amministrazione
"Potrei fermarmi qui" afferma Agazzi. "Aggiungo, invece, che la presidenza del Consiglio Comunale - con il supporto dell'amministrazione - ha organizzato una conferenza sulla figura di Aldo Moro - relatore il senatore Mino Martinazzoli - in occasione del trentennale del barbaro assassinio del presidente della Democrazia Cristiana; ha promosso un apprezzato convegno celebrativo dei 60 anni della Costituzione Repubblicana, che con la Resistenza ha un'indiscutibile rapporto di 'filiazione'". Inoltre - prosegue il presidente del consiglio comunale - "l'amministrazione sta mettendo a punto la preparazione di un importante Convegno sul tema "1861 - 2011. I 150 anni dell'Italia tra storia e attualità".

Memoria condivisa
"Mi sembra, in definitiva, di poter documentare che il tratto distintivo della mia presidenza pro-tempore del consiglio comunale di Crema sia proprio da ricercare nel tentativo di dare un contributo all'affermarsi di una memoria condivisa nella nostra Comunità locale e, per quel che mi è possibile, nel Paese. Se una 'svista', in occasione del consiglio comunale del 26 gennaio ultimo scorso, ha fatto sì che io non abbia proposto - cosa, per altro, avvenuta, da parte mia, in anni precedenti - una riflessione e un momento di raccoglimento in memoria delle vittime dell'Olocausto, orribilmente strappate alla vita dalla follia e dalla crudeltà del nazifascismo, ciò è accaduto non certo per dolo. Me ne dispiaccio e me ne scuso, nella speranza che anche il capogruppo Franco Bordo sappia e voglia fare altrettanto, non avendo lui pure, nonostante fosse presente in Aula degli Ostaggi ritenuto di effettuare sul tema una comunicazione commemorativa. Appartiene a tutti i consiglieri, non solo al presidente, infatti, tale facoltà".

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Mercoledì 26 gennaio 2011, di Andrea Galvani

Paullese. Antonio Agazzi: "assemblea partecipata, ora serve l'intervento di senatori e parlamentari". Se i fondi non arrivassero " un rinnovato sforzo di mobilitazione"

Crema - La riunione al castello di Pandino "è stata un'assemblea opportunamente molto partecipata che ha affrontato, con la dovuta compattezza politica e istituzionale, la situazione che si è determinata a causa dei tagli governativi che hanno interessato la nostra Regione e, conseguentemente, anche il nostro territorio". Secondo il presidente del consiglio comunale di Crema Antonio Agazzi "è per certi versi inspiegabile la bocciatura che la Corte dei Conti ha inflitto al progetto di prolungamento fino a Paullo della MM3 che oggi fa capolinea a San Donato Milanese".

La cancellazione dei tagli
Tornando al vertice istituzionale, Agazzi aggiunge: "è stato un incontro operativo che ha fatto emergere - sostanziandola in un documento - la coesione dei Sindaci dell'asta della Paullese, delle Province di Cremona e di Milano, della Regione Lombardia e dei parlamentari presenti - ovvero la senatrice Cinzia Fontana e gli onorevoli Luciano Pizzetti ed Erminio Quartiani - rispetto all'obiettivo di ottenere il ripristino, attraverso in primis un emendamento al decreto Milleproroghe 2011, dei fondi decurtati".

L'imbuto a Caleppio di Settala
In sostanza, "servono 170 milioni di euro per completare i secondi lotti e realizzare alcune opere accessorie, scongiurando un blocco del cantiere che determinerebbe un vero e proprio imbuto all'altezza di Caleppio di Settala. Una situazione che sarebbe ulteriormente aggravata nell'ipotesi che la Tem arrivasse a compimento prima di tali opere e senza la linea gialla della Metropolitana prolungata fino a Paullo".

"Le relazioni più produttive"
L'emendamento andava presentato al Senato entro ieri pomeriggio. Un compito al quale ha provveduto la senatrice Cinzia Fontana. "Tuttavia senza un'azione a supporto della sua iniziativa da parte dei parlamentari lombardi di maggioranza o, meglio ancora, la condivisione del relatore del provvedimento, il rischio che il risultato non venga agguantato non è peregrino. E' emersa, comunque, in modo netto, la convinzione che si sia, nuovamente, ricaduti in una condizione di criticità che esige la capacità di mettere a frutto le relazioni più produttive e, nel caso l'evoluzione della situazione lo richiedesse - conclude Agazzi - un rinnovato sforzo di mobilitazione".

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La Provincia
Venerdì 14 gennaio 2011, pagina 21, di Antonio Guerini

Costi della politica, la giunta taglia
il presidente del consiglio comunale Agazzi: "L'assemblea assume le delibere che la legge affida alla sua competenza"

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La Provincia
Sabato 8 gennaio 2011

Crema festeggia l'Italia unita
Per il 150° anniversario il Comune annuncia una serie di iniziative

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Crem@ on line
Giovedì 23 dicembre 2010, di Andrea Galvani

Crema Provincia. Antonio Agazzi boccia l'alleanza con Mantova e propone: "aggregandoci a Lodi nascerebbe la Provincia dell'Adda, mentre con Bergamo avremmo la Provincia del Serio"

Crema - Da qualche tempo, in svariate sedi, mediatiche, politiche, istituzionali, il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini sollecita a riflettere sul tema delle fusioni tra enti locali e sulla proposta di lavorare per costituire una grande Provincia del Po, comprensiva dei territori provinciali oggi autonomi sul piano amministrativo come Mantova e Cremona.

Qualità e quantità dei servizi
Il presidente del consiglio comunale di Crema, Antonio Agazzi dice di trovare "assolutamente pertinente il fatto che il presidente Salini abbia posto il tema, specie in riferimento alle difficoltà con cui le amministrazioni di tanti piccoli comuni provano, quotidianamente, a garantire ai propri 'amministrati' un livello quantitativo e qualitativo adeguato di servizi. In questi casi il superamento di un eccesso di polverizzazione e di localismo sarebbe davvero un guadagno per il Paese e per le medesime comunità locali".

La perplessità
"Ciò che, in tutta onestà, mi lascia invece perplesso - spiega Agazzi - è l'idea di addivenire alla fusione tra le Province di Cremona e Mantova. Il presidente Salini adduce a sostegno di quella che è, ormai, a tutti gli effetti, una proposta ripetutamente indirizzata alla politica, non una semplice provocazione, da un lato "l'esigenza amministrativa di dare maggior peso, anche politico, al sud della Lombardia", dall'altro "la contiguità geografica ed economica, in prevalenza agricola, oltre alla presenza fondamentale dei corsi d'acqua e in particolare del Po". Obiettivo dichiarato, per altro in sè condivisibile, agguantare più "ingenti strumenti di sviluppo per rilanciare i territori" coinvolti.

Le peculiarità cremasche
Su questo fronte, però, s'intuisce una certa rigidità. Agazzi ammette di avere "difficoltà a seguire, su questa linea, un presidente cui mi legano sentimenti di stima, riferibili sia alle qualità personali, sia a quelle di rigoroso amministratore pubblico". Il motivo è semplice: "temo che se la proposta avesse effettivamente corso, potrebbe penalizzare una parte rilevante dell'attuale territorio provinciale cremonese, quello Cremasco, che conserva, innegabilmente, le sue specificità e peculiarità, principalmente sul versante socio-economico".

Alleanze con Bergamo o Lodi
"Per essere ancora più franco - ammette Agazzi - aggiungo che i cremaschi, notoriamente, già oggi si sentono periferici rispetto a Cremona, figuriamoci relativamente all'asse Cremona-Mantova. A quel punto, potrebbe avere un senso che il Cremasco riprendesse in considerazione un'aggregazione con Lodi, dando vita alla "Provincia dell'Adda" o valutasse di costituire con Bergamo.la "Provincia del Serio". Per questo mi chiedo se valga davvero la pena di introdurre fattori potenzialmente laceranti rispetto all'attuale configurazione amministrativa".

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Giovedì 9 dicembre 2010, di Andrea Galvani

Il presidente Antonio Agazzi chiede al PD di non disertare la discussione sul Pgt: "Non esistono condizioni per differire il dibattito. Mi appello al vostro senso di responsabilità"

Crema - "Cari Consiglieri, ricevo - per conoscenza - la Vostra cortese lettera, mediante la quale comunicate anche a me il proposito di non partecipare all'adunanza consiliare, dedicata alla discussione del P.G.T., in programma martedì 14 Dicembre p.v. e - a giudizio della Presidenza del Consiglio Comunale - assolutamente da confermare". Così si apre la lettera del presidente del consiglio comunale di Crema, Antonio Agazzi, in risposta alla missiva protocollata dal gruppo consiliare del Partito Democratico.

Dibattito mediatico
Il presidente Agazzi, dopo aver respinto la richiesta di rimandare la discussione sul Pgt, ne fornisce anche la motivazione: "Al di là del 'dibattito mediatico' innegabilmente in atto cui fate riferimento, non sono, infatti, intervenuti, allo stato attuale, accadimenti o atti formali che consiglino di differire la discussione e la votazione della proposta in questione, già, per altro, presentata al Consiglio Comunale il 25 novembre dall'Assessore all'Urbanistica, dall'estensore e dagli uffici comunali preposti".

Assenza in aula
Come illustrato nella conferenza stampa in palazzo comunale, i consiglieri del Pd si sono riservati la possibilità di non prender parte alla discussione sul Pgt, lasciando l'aula degli Ostaggi. Una forma di protesta dovuta agli scontri all'interno della maggioranza, con assessori "dimissionati o dimissionari". Secondo il Pd non esisterebbero le condizioni per un dibattito. "Pur rispettando le motivazioni addotte a sostegno di tale orientamento - prosegue Agazzi - mi permetto di chiederVi di riconsiderare la Vostra decisione e di non omettere di fornire al Consiglio Comunale cittadino il punto di vista del PD in relazione a un atto amministrativo indiscutibilmente pregnante per Crema".

Falchi e colombe
Pare che all'interno del PdL non l'abbiano presa bene. Le colombe propendono per un dibattito serrato, anche duro, ma leale, nel bene della città. Per i falchi la presenza o meno della minoranza non fa né caldo né freddo. "Anzi - ha risposto con cattiveria un militante del centrodestra - se non vengono è meglio, così facciamo prima".

Spirito di responsabilità
Agazzi chiede invece al PD di presentarsi in aula perché "mosso dalla sincera convinzione che il contributo di ogni Consigliere e, a maggior ragione, di un importante Gruppo politico - oggi in minoranza, ma depositario di comprovata cultura e pratica di governo della cosa pubblica - sia sempre rilevante, se non irrinunciabile, anche al fine di provare a migliorare insieme uno strumento urbanistico che l'Amministrazione propone, in questa fase, al Consiglio Comunale di adottare ma che, qualora addivenisse successivamente ad approvazione definitiva, potrebbe anche essere affidato, dall'elettorato, alla gestione di chi, oggi, esercita il ruolo di minoranza consiliare". In chiusura, Agazzi ribadisce: "nella speranza che vogliate cogliere lo spirito che mi anima, mi appello alla Vostra responsabilità".

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La Provincia
Domenica 7 novembre 2010, pagina 22, di Luca Bettini

Calciotto, l'ora della verità
Consiglio comunale. Giovedì l'assemblea discuterà dell'abuso edilizio in Via del Fante

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La Provincia
Sabato 6 settembre 2010, pagina 14

Vendita patrimonio, oggi la commissione
Informativa del Presidente Agazzi ai capigruppo

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Crem@ on line
Lunedì 21 giugno 2010, di Diego Freri

Celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Come musica d'attesa per il centralino del Comune, Antonio Agazzi vuole 'Fratelli d'Italia' al posto di 'Imagine'

Crema - Antonio Agazzi si dice profondamente convinto del valore dell'Italia unita - l'ha sottolineato durante l'inaugurazione della mostra di modellismo navale organizzato dalla sezione cremasca dei marinai d'Italia e alla manifestazione dei bersaglieri di ieri - e vorrebbe dimostrarlo anche nei fatti.

Attendere prego, ma con 'Imagine'
In questi mesi di avvicinamento al 150° dell'Unità d'Italia in varie parti della penisola - gli uffici della Provincia di Torino sono stati i primi - gli Enti Locali hanno cambiato la musica d'attesa dei centralini telefonici inserendo l'inno di Mameli che scandisce l'attesa di tutti gli utenti telefonici esterni, ma anche dei dipendenti interni. Va detto che la musica d'attesa del centralino di Crema è Imagine di John Lennon.

La fattibilità
La richiesta di fattibilità - cambiare Lennon con Mameli - è stata avanzata da Agazzi al sindaco Bruno Bruttomesso, all'assessore alla cultura Paolo Mariani e al segretario generale Giuseppe Cattaneo la scorsa settimana. A giorni, telefonando in Comune, sapremo se la domanda del presidente Agazzi è stata accolta.

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La Cronaca di Crema
Lunedì 21 giugno 2010, pagina 12, di Paola Loda

Agazzi scrive a Bruttomesso: "Accattoni, ordinanza inopportuna"

In una mail il presidente del consiglio comunale esprime il proprio disagio nei confronti del provvedimento. "Inutili tensioni con la Diocesi, l'amministrazione ne tenga conto". Mercoledì presidio

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Venerdì 11 giugno 2010, di Andrea Galvani

Ordinanza anti accattonaggio, clero in subbuglio. Prende le distanze Agazzi. La minoranza aspetta al varco il sindaco, in rete l'appello per il ritiro del provvedimento

Crema - Contro l'ordinanza anti accattonaggio emessa dal sindaco Bruttomesso sta montando la protesta. Il clero cremasco è in subbuglio, la minoranza è partita all'attacco frontale con dichiarazioni a mezzo stampa, all'interno dell'Aula degli Ostaggi e attraverso un'interrogazione urgente (in allegato). Se ancora non bastasse il parroco della Cattedrale spiega che in città le priorità sono altre: il lavoro, le strade, i servizi, non certo i mendicanti, peraltro ben poco molesti. Prende le distanze anche il presidente del consiglio comunale - in quota PdL - Antonio Agazzi, con un articolato intervento che riportiamo di seguito. Notizia del giorno è la missiva (integrale in allegato) fatta recapitare a tutti i consiglieri da don Ennio Raimondi. Il cappellano di SS.Trinità esprime il disagio e la sofferenza provata durante la celebrazione del Corpus Domini "una solennissima cerimonia in onore di Gesù Cristo" con "la chiesa piena di fedeli e, in prima fila le autorità cittadine, i carabinieri in alta uniforme, il gonfalone della città di Crema con i vigili pure in alta tenuta". Don Ennio scrive: "mi è apparsa lacerante la contraddizione tra quell'onore reso con tanta solennità nella celebrazione liturgica a Gesù nel pane consacrato e quell'offesa a Lui presente nella persona che ha fame ed è straniera, impedendoGli di stendere la mano per un soccorso". Prosegue integralmente in allegato.

Don Lingiardi: "La città ha ben altri problemi"
In merito all'ordinanza anti accattonaggio in allegato abbiamo chiesto un commento a don Emilio Lingiardi, parroco della Cattedrale: "Chi conosce la storia di Gesù, sa che già nel Vangelo tanti mendicanti chiedono l'elemosina per sopravvivere. Gesù non ha allontanato nessuno, anzi ha aiutato tutti e lasciò detto: "i poveri li avrete sempre con voi". L'accattone ricorda a tutti le emergenze di povertà. Ci sono tanti poveri davanti a noi, poveri che dobbiamo aiutare per le loro esigenze, poveri che vanno anche sostenuti nella conoscenza di servizi molto ampi, come il pranzo caldo servito quotidianamente alla Caritas, oppure di altri servizi che la Chiesa e la società civile offrono. E' una presenza che apre la durezza del cuore delle persone e ci stimola a gesti di carità umile e semplice. Si sa che non si risolve il problema della povertà in questo modo, però, in attesa di soluzioni più radicali e complete, anche questo aiuto modesto può servire alla serenità di una persona. Siccome nessuno è obbligato a dare, chi dona compie una scelta libera e gratuita. Anche nel caso di fastidio o di petulanza, si può ignorare, passare oltre, far finta di nulla. Una città è civile se si fa incontro alle esigenze degli ultimi, non escludendoli ma sostenendoli nella loro dignità. Per quanto riguarda poi Crema, il numero dei mendicanti è molto ridotto e credo di scarso fastidio ai cittadini. La città ha ben altri problemi da risolvere, come la crisi del lavoro, l'aiuto alle famiglie bisognose, il sostegno sociale a coloro che hanno difficoltà - esempio handicap di varia natura - e problemi di ordine pubblico, di strade sicure, di gestione di servizi necessari e utili a una sana convivenza civica".

La perplessità di Agazzi: "provvedimento carico di umana insensibilità"
"Sono molto perplesso per non dire contrario. Trovo l'ordinanza in questione sostanzialmente ingiustificata e carica di umana insensibilità, contraddittoria peraltro, rispetto alla formazione cristiana di una considerevole parte della compagine politico-amministrativa al governo della città di Crema. Io vivo abbastanza intensamente la nostra cittadina, sarò magari particolarmente fortunato, ma non mi è mai capitato di sentirmi vessato o molestato per citare alla lettera l'ordinanza che si riferisce all'accattonaggio molesto, da coloro che si sono sempre limitati a chiedere in modo corretto se volessi acquistare un qualche accendino, una qualche biro oppure si sono fatti carico di indicarmi una zona di sosta libera per poter parcheggiare. Mi chiedo, alla luce di quella che è la mia sensazione, cioè che il problema non abbia una rilevanza tale da giustificare questo provvedimento, mi chiedo se la questione non sia un'altra, ovvero se non si tratti di dover sostanziare in atti amministrativi l'ideologia o la propaganda di una forza della coalizione. Solo che se così fosse, temo che non si siano adeguatamente soppesate le conseguenze sull'immagine e sul profilo politico dell'amministrazione Bruttomesso, considerate le reazioni, a mio giudizio comprensibili, di larga parte del mondo cattolico diocesano e di settori importanti della comunità civile cremasca".

L'appello per il ritiro dell'ordinanza
In rete sta girando l'appello per il ritiro dell'ordinanza. Si chiede di firmare: "il 13 maggio il Sindaco ha firmato un'ordinanza che vieta "qualsiasi forma di accattonaggio e di commercio abusivo che rechi disturbo e sia fonte di molestie ai cittadini in ogni spazio del territorio comunale pubblico o aperto al pubblico". A parte l'inconsistenza delle motivazioni addotte (dai comportanti di presunti "posteggiatori abusivi" che indurrebbero "i cittadini a eludere l'utilizzo dei parcometri" fino al fatto di essere "talvolta occasione per agevolare attività illecite, insinuano nella cittadinanza una sensazione di insicurezza e disagio, ledono l'immagine della città e inducono i cittadini a frequentare con minore serenità i luoghi citati"), il contenuto dell'ordinanza si risolve in una persecuzione nei confronti di soggetti deboli, indigenti in gran parte stranieri. Noi non ci stiamo! A noi l'idea di perseguire chi chiede l'elemosina risulta insopportabile dal punto di vista umano, etico e civile. Vedere persone che tendono la mano può creare fastidio. Ma bisogna risolvere i problemi, non eliminare i fastidi. Prendersela con chi è costretto a mendicare è immorale. Elevare a valore la grettezza e la chiusura verso chi ha bisogno rende tutti meno liberi, più soli e più insicuri, anche chi oggi non è colpito da questa ordinanza. Noi vogliamo che Crema resti una città accogliente e solidale. Perciò chiediamo l'immediato ritiro di questa ordinanza. Per inviare la propria adesione scrivere all'indirizzo: marina.elena@libero.it"

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Giovedì 3 giugno 2010, di Andrea Galvani

Il presidente dell'Arcigay Paolo Patanè alla festa di Sinistra e Libertà per discutere di omofobia. L'intervento del presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi

Crema - Aperitivo con Paolo Patanè ieri alla festa di Sinistra Ecologia Libertà in corso alla Colonia Seriana di viale S. Maria. Il presidente nazionale dell'Arcigay ha conversato con Anna Rozza, del coordinamento provinciale di SeL e Gabriele Piazzoni, presidente provinciale dell'Arcigay.

Legge contro l'omofobia
Molteplici gli argomenti trattati, dall'omofobia ai diritti civili delle persone omosessuali. Patanè ha posto l'accento sulla necessità di una legge che punisca i reati a sfondo omofobico soprattutto alla luce degli atti di violenza degli ultimi giorni: l'Italia è uno degli ultimi paesi dell'Europa occidentale a non avere una normativa in tal senso.

Il mito del nord tollerante
Patanè ha sfatato il mito della contrapposizione tra un sud chiuso e intollerante ed un nord liberale e progressista: "se abbiamo, infatti, al Sud un potente esempio di apertura al dialogo, come testimonia la storia politica di Nichi Vendola, al nord si sta invece assistendo ad una feroce regressione verso un'omofobia di stampo ideologico".

L'intervento di Antonio Agazzi
Anche il Presidente del Consiglio Comunale di Crema Antonio Agazzi - in quota PdL - ha voluto incontrare Paolo Patanè. Ecco il suo pensiero: "invitato dal capo gruppo in consiglio comunale di Sinistra Ecologia e Libertà Franco Bordo, ho ritenuto di rappresentare al Presidente Nazionale dell'Arcigay in visita in città per una manifestazione di Partito, la mia solidarietà per il preoccupante acutizzarsi, nel Paese, di esecrabili episodi di violenza nei riguardi di persone che cercano, in fondo, semplicemente, di vivere liberamente la propria affettività e sessualità, assecondando un'inclinazione che la vita si è incaricata di far loro scoprire, magari con grande sofferenza interiore. Mi è parso un piccolo ma doveroso gesto di civiltà, per altro coerente con i principi di libertà che informano le mie convinzioni e il mio agire: sono convinto assertore, da sempre, delle libertà democratiche, delle libertà economiche, delle libertà religiose e delle libertà civili, all'interno delle quali ultime può, a mio giudizio, trovare legittimamente spazio una qualche forma di pubblico riconoscimento anche di un legame tra persone dello stesso sesso che desiderino condividere un progetto di vita insieme".

Prossime iniziative
"La posizione di Agazzi, esponente del centrodestra, è un ottimo segnale in tal senso" dice Patanè. Piazzoni ha poi illustrato il programma delle attività dell'Arcigay provinciale: una maggiore visibilità sul territorio con iniziative in piazza e una campagna di affissioni che coinvolgerà 60 comuni della provincia. Da settembre Arcigay comincerà ad entrare nelle scuole superiori del territorio al fine di sensibilizzare anche i più giovani al rispetto delle diversità".

Progresso
Anna Rozza ha sottolineato la vicinanza storica di Sinistra Ecologia Libertà alle battaglie condotte dal movimento omosessuale in Italia, appoggio non di forma ma di sostanza, dato che le lotte per un maggior progresso di civilizzazione del nostro Paese non possono non passare dai diritti di tutti, proprio tutti, i suoi cittadini.

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Mercoledì 31 marzo 2010, di Andrea Galvani

L'analisi del voto del presidente del consiglio comunale. Dall'affluenza in calo allo stato di salute della maggioranza. Gli umori della Lega ed i prossimi impegni amministrativi

Crema - "La prima riflessione mi viene dall'analisi del dato relativo all'affluenza in città, raffrontato con quello delle regionali 2005: si scende dal 76,35% al 68,6%, lasciando sul campo, anzi fuori campo, un buon 7,75% di cittadini, che equivale a 2.549 votanti in meno". Così si apre l'analisi del voto da parte del presidente del consiglio comunale di Crema, Antonio Agazzi.

Flessione preoccupante
Secondo Agazzi "è una flessione tanto più preoccupante perché i cremaschi, solitamente, non disertano le urne; è segno che una fascia crescente di elettorato non riesce più a trovare nell'attuale "offerta politica" e/o in chi la incarna, a livello generale piuttosto che locale, ragioni sufficienti per dedicare qualche minuto all'esercizio del proprio diritto di voto; prevale, in sostanza, la sfiducia nella possibilità di incidere davvero e quando si fa largo questo sentimento non è mai un buon segnale per una democrazia".

Lo stato di salute della maggioranza e dell'opposizione
"Apparentemente il centro-destra, attualmente al governo in città, non dovrebbe affrontare l'appuntamento con le prossime amministrative con particolari patemi: resta, infatti, al 54,32%, sommando le percentuali di PDL, Lega Nord e UDC e senza l'apporto di formazioni civiche; mentre il centro-sinistra, oggi minoranza consiliare - pure senza apporti civici - si assesta sul 43,76%, sommando le percentuali incamerate da PD, Sinistra Ecologia e Libertà, oltre a Rifondazione Comunisti Italiani, Verdi, Italia dei Valori, Movimento di Grillo. Con i Pensionati (1,5%) e Forza Nuova (0,41%) che potrebbero o meno accasarsi in seno alle due coalizioni".

La diversità delle amministrative
"Resta tuttavia il fatto - ammette Agazzi - che il voto amministrativo è sempre un'altra cosa: entrano in gioco le candidature a sindaco, le candidature a consigliere comunale, le eventuali formazioni civiche, la valutazione della qualità del lavoro prodotto dall'amministrazione e dalla minoranza uscenti, il recupero di una quota di astensione dal voto che le comunali - solitamente - producono".

Le variazioni, il boom della Lega
Secondo il presidente del consiglio comunale "vanno considerati i movimenti elettorali interni alle coalizioni e, da questo punto di vista, se la Lega passa dal 7,4% delle Comunali all'attuale lusinghiero 22,09%, il PDL scivola dal 35,67% delle Amministrative all'attuale 28,32%, con l'UDC che incrementa il suo 2,98% del 2007, attestandosi sul 3,91%; nel centro-sinistra il PD sale a un pregevole 30,98% rispetto al 22,63% delle Comunali scorse ma è, per ora, perno di una coalizione dove non esiste un concorrente interno forte quanto lo è, per esempio, la Lega in rapporto al PDL, a meno che continuino a crescere i Movimenti di Di Pietro e Grillo e l'UDC non riconsideri la sua collocazione attuale".

Comune di Crema: gara apertissima
"Da tutto ciò - prosegue Agazzi - sono portato a credere che la prossima "battaglia politica", quella finalizzata alla conquista o riconquista del Comune di Crema, sia apertissima: con una maggioranza ed una giunta in cui la Lega Nord rischia di percepirsi come ormai sotto rappresentata, a fronte di un PDL che - come Partito, come delegazione in Giunta e come Gruppo consiliare - dovrebbe porsi il problema di adottare accorgimenti e soluzioni utili a invertire una tendenza non pienamente positiva nel rapporto con la città. Nella minoranza l'indubbio successo del PD e di chi l'ha trascinato - ovvero Agostino Alloni - potrebbe determinare un salto di qualità nel modo di fare opposizione".

I prossimi impegni saranno cruciali
"I prossimi consigli comunali saranno imperniati su temi cruciali quali il bilancio previsionale, il rendiconto di gestione, il superamento della barriera ferroviaria in prossimità di via Gaeta e via Indipendenza e - nel prossimo futuro - la discussione relativa al P.G.T. - secondo Agazzi - rivestiranno, da questo punto di vista, un interesse particolare".

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Mercoledì 20 gennaio 2010, di Andrea Galvani

Ersaf. L'intervento di Antonio Agazzi: “chiedo pubblicamente che il Comune incontri i cremaschi. Il centro di riabilitazione equestre ottenga le garanzie che ha il diritto di ottenere”

Crema - Il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Agazzi, intervenendo al dibattito sull'accordo di programma organizzato da Sinistra Ecologia e Libertà, si è rivolto ai presenti con queste parole: “Sono colpito dalla vostra considerevole presenza questa sera e della passione che mettete nei vostri interventi; questo significa che vi stanno a cuore il destino della città e naturalmente quello delle vostre attività professionali, delle vostre famiglie".

Incontro coi cittadini
Il presidente del consiglio comunale ha poi proseguito ringraziando "il gruppo di minoranza di Sinistra e Libertà per aver prodotto, dal proprio punto di vista, un momento informativo pubblico tuttavia sono convinto anche l'amministrazione comunale abbia il dovere di incontrarvi. Lo chiedo pubblicamente al sindaco e alla giunta perché un'amministrazione se è convinta delle proprie scelte deve saperle argomentare difendere e spiegare a tutti i cittadini e particolarmente agli operatori sui quali potrebbero ricadere le conseguenze delle decisioni eventualmente assunte”.

Incontro formale tra Regione, Provincia e Comune
“Rispetto alla presenza del centro di riabilitazione equestre – ha proseguito Agazzi - ritengo fondamentale che il Comune di Crema convochi il presidente – di questa importante e significativa realtà – Sandro Zambelli; ma dico di più, Regione, Provincia e Comune debbono verificare la possibilità di promuovere un momento formale in cui anche il centro di riabilitazione equestre sia coinvolto e ottenga le garanzie che ha il diritto di ottenere anche rispetto alla continuità della propria attività nella fase di esecuzione dei lavori relativi alla riqualificazione dell'area ex stalloni”.

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Sabato 12 dicembre 2009, di Diego Freri

L’amministrazione comunale incontra i residenti delle Quade. Le richieste dei cittadini, la promessa di Beretta: "Area ex Anas, nel PGT aree verdi e parcheggi"

Crema - Presso la sala dell’oratorio di Castelnuovo si è tenuta ieri sera l’assemblea pubblica - richiesta dal comitato di quartiere - per la questione dell’ex-centro manutentorio Anas. L’amministrazione era rappresentata dal sindaco Bruno Bruttomesso, dall’assessore ai lavori pubblici e al patrimonio Simone Beretta e da Daniele Silvani, responsabile del servizio viabilità. Coordinatore della serata non poteva che essere il presidente del consiglio comunale - e residente nel quartiere – Antonio Agazzi. Grande partecipazione di cittadini e tra di loro anche i consiglieri Felice Lopopolo, Agostino Guerci e Vincenzo Cappelli, tutti in quota PD.

La memoria storica del quartiere
Il benvenuto all’amministrazione comunale è stato portato dal parroco Don Giuseppe Pagliari che, ringraziando gli amministratori per la disponibilità, ha sottolineato “la voglia di dialogare e mettere i vari problemi del quartiere sul tavolo senza spirito di polemica per un confronto sereno e perché no, per sognare il quartiere che vorremmo.” E’ toccato ad Agazzi il compito di memoria storica e di illustrare “come sono stati impiegati nel nostro quartiere i primi due anni e mezzo di mandato dell’intera giunta.” Non si sottolinea nessuna opera rilevante, ma una serie di ‘aggiustamenti’ degni di nota: il senso unico di una parte di via Dosso Morone, il rifacimento e potenziamento dell’illuminazione pubblica di via Canobbio, il continuo lavoro di sostituzione delle vecchie transenne a protezione della pista ciclabile in via Cadorna e tra poco anche in via Cremona, i dissuasori di velocità in via Cremona e Montello fino ad arrivare alla risoluzione della questione relativa all’ex-centro manutentorio dell’Anas.

La riqualificazione dell’area Anas
Felice Lopopolo, primo firmatario della mozione congiunta con Agazzi e Cappelli presentata lo scorso luglio, ha ricordato le varie tappe che hanno portato il consiglio comunale circa tre settimane fa a votare all’unanimità la volontà di riqualificare l’area. Ora come si muoverà il Comune? “Posso dirvi che la questione ex-Anas è il sogno di tutti noi – dichiara Beretta – fin dal primo giorno del nostro insediamento. Attraverso lo strumento del PGT in via di definizione, daremo una soluzione definitiva al recupero di questo spazio riservando sicuramente dell’area verde e dei parcheggi. Abbiamo da poco riallacciato i rapporti con l’Anas che è pronta a mettere sul mercato l’area”.

Vendita e prezzo
“Ora - interviene Cappelli - vanno capite un paio di questioni: i tempi della messa in vendita e il prezzo. Se quest’ultimo è appetibile al mercato per una eventuale speculazione oppure è un prezzo ragionevole per l’eventuale acquisto da parte del Comune?” La risposta la potrà solo dare l’Anas nel momento della decisione di vendere l’area.

Quello che vorrei e la viabilità
I vari interventi di richiesta dei residenti del quartiere vanno dalla messa in sicurezza dei pedoni in via Montello, alla trasformazione in zona ciclo-pedonale del collegamento tra il quartiere e quello di S.Bernardino attraverso l’asse via Dosso Morone-Riboli, dalla sistemazione delle scuole elementari alla ridisegnazione della viabilità di via Cremona, Cadorna e Martini.

Ciclabile per l'ospedale
“Perché - incalza Agazzi - non pensiamo alla fattibilità di una vera e propria rotatoria per tagliare la testa al toro e accontentare la gente dei due quartieri?. I cittadini chiedono anche la ciclabile su un tratto di via Visconti per potersi innestare a quella che parte da S.Bartolomeo per poi raggiungere l’ospedale e tutti gli altri servizi essenziali".

Il secondo ponte sul fiume Serio
L’ultima ‘visione’ è legata allo sviluppo di un progetto di città condivisa ed è la costruzione di un secondo ponte sul fiume Serio che in un primo momento potrebbe essere solo ciclo-pedonale, ma che in caso di necessità si trasformi in transitabile agli autoveicoli.

La replica di Beretta
“Dovete sapere – interviene Beretta – che la ‘fissa’ della stesura di questo nuovo PGT è il recupero del fiume Serio con tutti i vari ‘cannocchiali’ e i ponti che lo attraversano. C’era un privato che in cambio di una contropartita edificatoria avrebbe costruito a proprie spese la passerella ciclo-pedonale per collegare le due sponde del fiume tra via Canobbio e via Bombelli. Sappiamo anche che il privato ora, visto la crisi incalzante, non è più interessato a costruire e che ha messo in vendita l’area”.

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Martedì 1 dicembre 2009, di Andrea Galvani

Consiglio Comunale. In visita i ragazzi e le ragazze del 'Progetto Pro.di.gi': “Abbiamo un sogno, avere un luogo dove diventare grandi e giocare liberi anche d'inverno”

Crema - Il consiglio comunale di ieri ha riservato una vera e propria chicca. Il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi si è rivelato uno zio perfetto per una trentina di bambini del Progetto Pro.di.gi, accompagnati da Marta Lazzari, Mery Epis ed Alessandra Brusaferri, responsabile del progetto realizzato dalla pastorale giovanile e dall'amministrazione comunale. A loro agio, davanti al microfono e nel centro dell'aula consiliare, si presentano così, in perfetto stile: “Signor sindaco, signor presidente, signori consiglieri.. vogliamo rappresentare tutti i ragazzi che frequentano gli oratori. Siamo in prima media e abbiamo un sogno: avere un luogo dove diventare grandi e giocare liberi anche d'inverno”. Ai loro genitori, ai cronisti e a qualche consigliere comunale luccicano gli occhi. I ragazzi e le ragazze di prima media mostrano un cartellone: gli organi del corpo umano sono associati ad altrettanti mansioni pubbliche. La chiusura è fenomenale: “abbiamo lasciato liberi due organi: il cuore e il cervello. A quale di questi due possiamo associare il ruolo del consiglio comunale?” Secondo il presidente Agazzi “a tutti e due. Nel senso che sicuramente ci mettiamo tanta passione, ma non sempre il cervello”.

Gli assessori

Al fianco di Agazzi siede la vice presidente – nonché capogruppo del PD - Stefania Bonaldi. Agazzi presenta ai piccoli grandi ospiti gli assessori Simone Beretta, Laura Zanibelli e Paolo Mariani. Per loro una breve illustrazione delle rispettive competenze: Beretta – quasi disarmato davanti a tanta innocenza - punta sulla sistemazione delle strade e la realizzazione di ciclabili “per poter raggiungere i parchi con i roller, gli skateboard e la bicicletta”. Laura Zanibelli - chiedendo ai bambini quali scuole frequentino e quali siano le migliorie da apportare - insiste sulla “vivibilità delle scuole, che devono essere belle come le vostre case”. Chiude Paolo Mariani, lodando lo spazio ragazzi della biblioteca civica e invitandoli “alla prossima inaugurazione del pavimento interattivo che verrà posizionato al museo. Sarà molto bello e vi aiuterà ad imparare molte cose divertendovi”. Il presidente Antonio Agazzi va al nocciolo della questione: “Cosa facciamo qui? Un po' quello che fanno i vostri genitori a casa vostra, facciamo in modo che funzionino tutte quelle cose che servono e che vengono utilizzate da tutte quelle persone che ci abitano. In questo luogo dobbiamo fare in modo che gli assessori facciano le cose per bene, spendendo bene i soldini. Altrimenti, dopo 5 anni, gli elettori ci cambiano”.

Il sindaco
Il più emozionato è il sindaco che, da nonno, va in brodo di giuggiole. Agazzi lo presenta come “la persona più importante di tutte quelle che siedono qui dentro”. Bruttomesso si schernisce: “Io la persona più importante? No, no, io eseguo. Ho il compito di portare avanti le decisioni che vendono prese qui dentro”. Il sindaco si dice innamorato di Crema: “Vero che è una bella città? E si vive anche abbastanza bene. Il periodo non è dei migliori; ma alla risoluzione di questi problemi devono pensare i grandi. E' una loro responsabilità. Voi avete il compito di studiare e imparare”. Infine l'augurio: “Vi auguro di diventare grandi e di essere sereni. Probabilmente la felicità assoluta non si può raggiungere, ma la serenità è molto importante. Voi ora siete sereni. Vi chiedo di esserlo anche quando diventerete grandi e magari – perché no? - molti di voi siederanno qui. Io sono vecchio e probabilmente non ci sarò più; ma voi ricordatevi di questo: la serenità”.

Il regalo
A tutti i ragazzi e le ragazze presenti, l'amministrazione comunale ha donato il volume Crema vista da noi, un volume realizzato dai bambini della scuola media Vailati. Particolare curioso: avanza una copia, se la contendono il giornalista Paolo Loda e il coordinatore del PD Matteo Piloni. Chi l'avrà spuntata?

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Sabato 17 ottobre 2009, di Andrea Galvani

Testamento biologico. Franco Bordo: “Raccolta firme in piazza Duomo, superata quota 400, siamo soddisfatti”. Sulla delicata materia l'intervento di Antonio Agazzi

Crema Era il 17 aprile scorso e da Roma, in treno, arrivava in città una signora, suo malgrado, molto famosa. Mina Welby ebbe un incontro molto commovente col sindaco. La signora chiese di creare un registro pubblico che contenesse i testamenti biologici dei cittadini cremaschi. Bruno Bruttomesso lesse il documento proposto dalla signora (in allegato) e ne fu talmente colpito che, sfidando l'integralismo politico e le possibili strumentali interpretazioni di certa stampa, lasciò l'ufficio di palazzo comunale e scese in piazza Duomo, dove sottoscrisse l'appello.
Il 17 ottobre, nel medesimo luogo ma giusto qualche metro verso il centro della piazza, gli esponenti di Sinistra e Libertà si danno al cambio al banchetto e proseguono la raccolta firme. “Abbiamo superato le trecento adesioni”, spiegavano Giovanni Bianchini e Alvaro Dellera, Gabriele Piazzoni, Giuseppe Scalisi in tarda mattinata. Nel tardo pomeriggio il dato è stato aggiornato. “Pensiamo di chiudere per la fine del mese – chiarisce Franco Bordo - raggiungendo le 500 firme, dato che la soglia dei 400, che abbiamo superato, è il minimo previsto. Abbiamo riscontrato l'interesse delle persone” – prosegue Bordo – “e ciò è molto significativo. Ricordo che possono firmare solo i maggiorenni residenti a Crema, registrando la carta d'identità”.

Il presidente del consiglio comunale
In mattinata, al banco di Sinistra e Libertà si è presentato anche Antonio Agazzi, presidente del Consiglio Comunale, in quota PdL. “La mia – dichiara - è una firma che fa seguito a quella del sindaco. Non mi aspetto ovviamente su questi temi di avere consensi corali, ma la mia scelta è una scelta, credo, per lo meno così io la vivo, è una scelta profondamente liberale, cioè quella di consentire a chi lo desideri di avere lo strumento per indicare la propria volontà nel momento in cui si trovasse in una situazione di carattere vegetativo o giudicata a livello medico non reversibile”.

Vuoto legislativo
Prosegue Agazzi: “La cosa che mi lascia sereno - perché sono profondamente attaccato alla vita, per cui io chiederei di essere curato fino a che ho la possibilità di emettere un respiro – è che c'è la possibilità, una volta espressa la volontà, anche finché si è consapevoli, di mutare giudizio e tornare sulla decisione precedentemente comunicata. Credo che questa iniziativa sia uno stimolo perché il parlamento e perché il legislatore facciano il proprio dovere fino in fondo, rispetto a questi temi che riconosco essere delicatissimi. Temi che esigono che si riempia un vuoto legislativo e nel nostro piccolo, contribuire ad una prospettiva più ampia dell'istituzione del solo registro a carattere locale. E' un contributo che mi sono permesso di dare perché a ciascuno sia garantita la libertà di poter anticipatamente segnalare le proprie volontà. Io ho il dono della fede, sono un credente; sono convinto che ogni cittadino abbia il diritto di esprimere la propria volontà e non siano altri a decidere per loro”.

In consiglio comunale
“Quando ne discuteremo in consiglio? Quando i promotori formalizzeranno la richiesta. Credo esistano tutti i presupposti per una discussione matura”.

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La Provincia
Sabato 26 settembre 2009, pagina 24, di Antonio Guerini

Il Centro Anas torna in attività
Castelnuovo, residenti furiosi: lettera al sindaco e mozione

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La Cronaca di Crema
Venerdì 21 agosto 2009, pagina 14

Agazzi ricorda Alcide de Gasperi

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Lunedì 21 settembre 2009, di Diego Freri

Castelnuovo. Centro dismesso dell’Anas, quale futuro? La mozione congiunta Lopopolo, Cappelli e Agazzi. Le lamentele degli abitanti

Crema - Durante l’ultima sagra organizzata dalla parrocchia di Castelnuovo, gli abitanti del quartiere si sono lamentati dell’area, ormai in disuso da anni, denominata “centro manutenzione Anas”: un vasto spazio usato come deposito di rottami e al cui interno si trovano stabili fatiscenti ormai abbandonati, coronati da un paio di silos esteticamente da “urlo”. Della vicenda si stanno occupando i consiglieri del Partito Democratico Felice Lopopolo, Vincenzo Cappelli e il presidente del consiglio comunale - in quota Partito delle Libertà - Antonio Agazzi, tutti firmatari della mozione congiunta che vuole chiarire la destinazione dell’area.

Da quanti anni l’area è in questa situazione?
“Il Centro manutenzione Anas – spiega Felice Lopopolo - è stato avviato nel lontano 1988 in questo quartiere per la gestione e la manutenzione dell’intera rete stradale dell’area cremasca. Da anni versa in stato di abbandono ed è diventato deposito di rottami ferrosi, non svolgendo fin dall’inizio un'attività coerente di centro operativo. Il complesso ha uno sgradevole impatto estetico e fin dalla sua realizzazione i residenti hanno avanzato fondate critiche e proteste”.

Gestione e manutenzione delle strade cremasche
Dal mese di ottobre del 2001 tutte le strade ex statali presenti sul territorio provinciale sono state trasferite alla Provincia di Cremona; peccato che l'Anas si sia "dimenticata" di cedere il centro operativo e peccato che fino al 2006, quando cioè la giunta Torchio ha avviato i primi contatti con il compartimento generale dell’Anas, a Roma non sapessero nulla di quest'area. Come se non l’avessero mai costruita. La necessità della Provincia di Cremona ora è quella di dotarsi di un centro operativo dimensionato alle esigenze di gestione e manutenzione delle strade cremasche.

Che novità ci sono?
“Partendo dall’esigenza di dotare di un nuovo centro logistico i cantonieri – prosegue Lopopolo - la Provincia di Cremona e il Comune di Crema nel frattempo dovrebbero individuare un’area più consona di Castelnuovo e costruirvi quello che serve. Vogliono firmare un protocollo d’intesa per un utilizzo temporaneo del sito esistente, ma sulla bozza non si accenna a nessuna data di fine utilizzo, quindi potrebbe durare anni e il quartiere questo lo ritiene inaccettabile. Il protocollo non è stato firmato grazie alla nostra mozione - presentata lo scorso maggio - che esclude la cosiddetta soluzione provvisoria. Mi risulta che recentemente la nuova giunta provinciale si sia incontrata con un rappresentante dell’Anas e che, appena prima delle recenti elezioni, ci sia stato un sopralluogo in via Colombo dove è stata individuata un’area idonea alle esigenze della Provincia, un’area di 6 mila metri quadrati”.

A quando la riqualificazione vera e propria?
“Ora - conclude il primo firmatario della mozione - il comune si sta muovendo con un'autonoma iniziativa per far sì che l’Anas trasferisca alla nostra amministrazione la titolarità di una parte dell'area di Castelnuovo per realizzare una riqualificazione della stessa con del verde attrezzato, una sala polifunzionale e altro ancora; è fondamentale che tale contenuto venga deciso in accordo con i cittadini del quartiere come loro stessi hanno chiesto attraverso una lettera indirizzata al Sindaco e pubblicata sul bollettino parrocchiale”.

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Domenica 30 agosto 2009, di Novella Milanesi

I Pantelù devolveranno il ricavato della partita al paese di San Biagio in Tempera colpito dal terremoto

Calcio - Anche quest’anno, come ormai consuetudine da otto anni, il gruppo dei Pantelù si fa portavoce di un importante progetto di solidarietà. Lunedì 7 settembre, alle ore 20.00, allo Stadio Voltini, scenderanno in campo per la partita del cuore la squadra delle Iene contro il Pergocrema All Star. La madrina della serata sarà Mikaela Calcagno, telegiornalista sportiva, mentre gli intermezzi musicali saranno del giovane musicista cremasco Riccardo Cagni.

Solidarietà per l’Abruzzo terremotato
Quest’anno il ricavato non sarà destinato ad un progetto locale, ma all’Abruzzo, per la precisione a San Biagio in Tempera, piccolo centro a quaranta chilometri dall’Aquila. Renato Stanghellini, anima dei Pantelù, assicura che in tal modo si eviterà un calo di attenzione verso il problema dell’Abruzzo post terremoto. “E’ un’iniziativa importante perché è la prima volta che il gruppo dei Pantelù esce dalla città e dal cremasco per approdare in Abruzzo. Siamo già stati a San Biagio in Tempera e possiamo assicurarvi che in quei posti si vive un grande disagio causato dal terremoto” afferma Stanghellini durante la presentazione alla stampa dell’ottavo memorial Giorgio Stanghellini. Antonio Agazzi, presidente del consiglio comunale, saluta con gioia un’iniziativa di divertimento intelligente che è ormai diventata una consuetudine in città “aiuta a riflettere e aiuta nel concreto i beneficiari dell’azione di solidarietà, evitando di far scivolare via dalla consapevolezza collettiva il dramma dell’Abruzzo”.

In tanti allo stadio
“Indipendentemente dalla grandezza dei giocatori in campo, l’importante è che la gente partecipi, lo spettacolo non è dato dai giocatori, ma da chi si trova sugli spalti, dal pubblico” precisa Stanghellini. Massimiliano Aschedamini sottolinea l’importanza del sodalizio che il Pergocrema ha con i Pantelù da ormai diversi anni. “Lo spettacolo è garantito, gli sforzi che stiamo facendo e che faremo con i Pantelù potranno essere premiati da una grande partecipazione”. Al di la dei giocatori, l’importante è che i cremaschi rispondano numerosi all’appuntamento con la solidarietà, per poter dare un concreto sostegno ad una terra che ha bisogno di attenzione.

Per acquistare i biglietti
I biglietti per la partita del cuore si potranno acquistare, al costo di cinque euro, presso il 747 di via Matteotti, l’edicola di piazza Duomo e l’edicola Pedrinazzi (ospedale), oppure presso i gazebo informativi dei Pantelù presenti in piazza Duomo e alla festa centrale del Pd ad Ombrianello.

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Martedì 28 luglio 2009, di Andrea Galvani

Il consiglio provinciale di Cremona ha votato la “recessione dall'Apic”. Antonio Agazzi: “Ora una cultura come investimento di valenza turistica ed economica”

Cremona - “Con il recesso dall'Apic viene meno uno strumento per la messa in campo di alcune iniziative rilevanti di carattere culturali, ma non viene meno - ed è stata chiarissima l'assessore alla cultura Chiara Cappelletti - l'ambizione di produrre una politica culturale – certo - razionalizzata, riorganizzata che abbia come obiettivo quello di riattivare delle strutture, degli uffici, in grado di promuovere la cultura del nostro territorio provinciale oltre i suoi stretti confini, quindi a livello regionale, nazionale e internazionale”.

Cultura come investimento
“Importante – prosegue Agazzi - pensare alla cultura non come un costo ma come un investimento che ha anche valenza turistica e quindi economica. Non mi appartiene la teoria in base alla quale le manifestazioni di carattere culturale fatalmente devono produrre un disavanzo. Io sostengo il contrario, cioè che le iniziative di carattere culturale si fanno quando hanno una sostenibilità e una resa economica e la vicenda Apic purtroppo lo insegna. Noi amministratori siamo chiamati a governare la res publica, che come dice la parola stessa è di tutti e i soldi di tutti vanno gestiti con l'oculatezza che ciascuno di noi userebbe nel gestire le finanze del proprio nucleo familiare”.

Un nuovo strumento
“Dopo la recessione dall'Apic – conclude Agazzi – si affaccia un nuovo strumento, quello del distretto culturale, che è il vero motivo per il quale si recede dall'Apic. Al varo del distretto culturale, ci tengo a sottolinearlo, ha contribuito la precedente amministrazione, con maggioranze a Cremona e in Provincia di centrosinistra. Il resto appartiene all'accertamento da parte degli organi competenti sulla regolarità di una gestione pregressa”.

Cos'era l'Apic
L'Associazione Promozione Iniziative Culturali è stata costituita oltre dieci anni orsono dalla Provincia di Cremona, dalla Camera di Commercio e dai Comuni di Casalmaggiore, Cremona e Crema.

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Martedì 28 aprile 2009, di Andrea Galvani

La candidatura di Antonio Agazzi presentata ufficialmente dal Pdl. Il rammarico per la mancanza dell'Udc

Crema - “Questa conferenza stampa è stata organizzata per presentare il candidato del Pdl nel collegio Crema Centro, ovvero il presidente del consiglio comunale di Crema Antonio Agazzi. Una candidatura in appoggio al candidato presidente Massimiliano Salini”. L'acchito è del coordinatore del Pdl Enzo Bettinelli, che lascia subito la parola al protagonista dell'incontro.

La nuova classe dirigente, il padre nobile
“Grazie di cuore a Massimiliano Salini per la sua presenza, che rende ancor più solenne questo momento. Salini – spiega Antonio Agazzi - è il vero motivo per cui ho deciso di candidarmi col Pdl e competere con tutti gli altri colleghi nel collegio Crema Centro. Dopo tanti anni di lavoro politico nel territorio, ritengo che ora siamo giunti ad uno snodo importante. C'è l'intenzione di creare una classe dirigente nuova, col beneplacito di un padre nobile come Gianni Rossoni. So per certo che questa classe dirigente è davvero pronta”.

Fresco ma non sprovveduto
“Grazie al gruppo dirigente del Pdl – prosegue Agazzi - perché scegliendo Massimiliano Salini ha fatto una scelta azzeccata. Massimiliano Salini è fresco ma non sprovveduto. Io mi metto a disposizione del candidato presidente per dare una mano al comune di Crema nei rapporti con l'amministrazione provinciale. E' importante portare più Crema a Cremona, per dare la dimostrazione che la provincia è davvero unita. Ora cerchiamo di acciuffare l'omogeneità tra comune, provincia, governo e regione”.

Il rammarico di Agazzi
“Ho però un rammarico e mi pare doveroso esprimerlo. Ho un rammarico per la non presenza dell'Udc nella coalizione. Spero che al termine della campagna elettorale rimanga comunque aperto un dialogo con loro. Ritengo quello dell'Udc un contributo di ricchezza”.

La parola passa poi all'assessore ai lavori Simone Beretta, per sottolineare che “Salini sta facendo il giro della provincia per incontrare tutti i sindaci, non solo quelli del centrodestra, ma di entrambi gli schieramenti. Credo che questo sia un elemento di novità da sottolineare di questa campagna elettorale”.

Ragione etica, conforto, lungimiranza
Infine tocca a Massimiliano Salini: “La candidatura di Antonio sulla città di Crema mi rende entusiasta. Entusiasta per una ragione che definirei etica. Per essere il presidente di tutti la candidatura di Antonio è un conforto. Finalmente possiamo parlare di una politica che ha radici molto profonde in una società – quella cremasca – operosa e cattolica. Il nostro obiettivo è governare con intelligenza, semplicità e lungimiranza”.

Incontro coi sindaci
“L'incontro coi sindaci è un grande arricchimento, è il momento di un elevato approfondimento della conoscenza. Partire da loro e collaborare con loro lo ritengo un dovere. La loro conoscenza è un patrimonio, una ricchezza inestimabile che metto a disposizione”.

Ersaf, la firma di Torchio
In merito all'accordo di programma sull'Ersaf, Salini commenta: “Mi aspetto che Torchio non firmi. E' utile assumersi il rischio della responsabilità e della chiarezza”.

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Venerdì 20 febbraio 2009, di Andrea Galvani

Beretta è impegnato, rinviata la commissione ambiente. Risari s'offende: “la presenza di Beretta non è indispensabile”. La replica di Agazzi: “è più che opportuna”

Crema - Slitta di una settimana la riunione della commissione Ambiente e Territorio. La versione ufficiale? “Impegni imprevisti dell’Assessore ai lavori pubblici”. Per Gianni Risari - capogruppo di Città Amica e Solidale - la presenza dell'assessore ai lavori pubblici “non è indispensabile”. Piccato, prende carta e penna e rende partecipe del proprio pensiero il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi (a destra nella foto), confidando nel suo innato equilibrio istituzionale.
Per Agazzi, che concorda con Risari per quanto concerne la centralità del Consiglio Comunale, la presenza di Beretta non può non essere indispensabile, bensì “più che opportuna”.
Non solo, dopo averne discusso con gli interessati, alla riunione della commissione Ambiente e Territorio del prossimo giovedì 26 febbraio, il presidente caldeggia la presenza degli assessori all'urbanistica e al bilancio: ovvero Massimo Piazzi e Cesare Giovinetti.
Risari, ancora scottato dalle due ore di dibattito sul Barbarossa dello scorso consiglio comunale, teme che la maggioranza stia cercando di rinviare il confronto sul superamento delle barriere ferroviarie. Il presidente del consiglio comunale si dice convinto del contrario, ribadendo: “rinvio che non drammatizzerei, non essendo il primo nella storia politico-amministrativa della città di Crema, solo e unicamente da imputare ad impegni imprevisti”.
In allegato la lettera di Gianni Risari e la risposta di Antonio Agazzi.

Files allegati:
La lettera di Risari
La risposta di Agazzi

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Sabato 6 dicembre 2008, di Novella Milanesi

A sessant’anni dalla nascita, la Costituzione italiana rivela la sua grande attualità

Storia - In occasione dei 60 ani della Costituzione Italiana si è tenuto questa mattina il convegno Valori, principi e istituti di una Costituzione vivente, organizzato dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Agazzi e dallo storico Elia Ruggeri.
In una Sala Consiliare del Palazzo Comunale gremita, alla presenza di numerosi studenti delle scuole superiori della città, autorevoli relatori come il professor Enzo Balboni, l’europarlamentare Mario Mauro, il neolaureato Giovanni Paolo Cantoni si sono confrontati sul tema della giornata, l’attualità della Costituzione Italiana, dopo aver assistito alla proiezione di un filmato sui protagonisti della nascita della Costituzione.
Il professor Enzo Balboni ha ricordato il fermento in occasione della nascita della Costituzione: «Tutto il meglio dell’Italia era a Roma in quel periodo, dall’area cattolica alla sinistra comunista, a quella socialista fino all’area azionista, scesero in campo le migliori personalità politiche ed intellettuali con il comune progetto di ricostruire un’Italia che usciva stremata dalla guerra».
Basti pensare che politici ed intellettuali del calibro di Aldo Moro, Piero Calamandrei, Dossetti, La Pira, Fanfani, Nenni, Pertini, Togliatti, Nilde Iotti, solo per citarne alcuni, lavorarono insieme per trovare un’intesa, protagonisti di un’Italia solidale capace di agire per il bene comune.
Tutti gli italiani avrebbero dovuto dare un contributo con la propria opera al Paese, ecco il senso della Repubblica fondata sul lavoro, ecco l’attualità che emerge dalla Costituzione.
«Oggi purtroppo lo spirito di fare un progetto comune di cui tutti si sentano parte integrante è venuto meno» lamenta il professor Balboni. Ad intervenire per sottolineare l’importanza di un cremasco nell’Assemblea Costituente è stato il neolaureato in storia Giovanni Paolo Cantoni, che ha presentato la figura di Lodovico Benvenuti, fondamentale nella redazione dell’articolo 2 dove fece inserire il verbo "riconoscere", in aggiunta a quello per cui lo stato doveva "garantire" i diritti inviolabili dell’uomo.
Come ha ricordato Cantoni «la preoccupazione fondamentale di Benvenuti era quella di creare per la nuova Repubblica Italiana una democrazia forte, stabile che potesse resistere a qualsiasi dittatura, lui che da cattolico liberale aveva vissuto la giovinezza sotto il regime fascista».
Il vicepresidente del parlamento europeo, l’onorevole Mario Mauro ha ribadito l’attualità della Carta Costituzionale: «La Costituzione italiana non è importante perché ha permesso un compromesso tra forze politiche diverse, ma per il tratto di verità che non conosce l’usura del tempo».
Mauro ha poi ribadito che non si può pensare di risolvere da soli i problemi che oggi il paese vive, l’immigrazione, la crisi economica: si deve ricorrere all’unità dei ventisette paesi che oggi formano l’Europa «per ottenere risultati, ci serve il senso del compito stesso che ci lega, perché quello che ci unisce deve essere più forte di quello che ci divide».


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Mercoledì 3 dicembre 2008, di redazione

Un convegno pubblico sulla Costituzione, a 60 anni compiuti della Carta fondamentale. Organizzano la presidenza del consiglio comunale insieme al comitato per l’ordine democratico

Incontri - Sessant’anni e non mostrarli. Lo si può dire di tante belle signore di questo Paese, dove le donne vivono a lungo e bene. A maggior ragione lo si può dire di una “signora” che regna sovrana su tutti noi, ma perché è lei ad aver dato sovranità a noi: la Costituzione.
Sono passati 60 anni (quasi 61, ormai) dalla sua promulgazione. Anche la nostra città chiude questo 2008 con un appuntamento degno di questa ricorrenza: un convegno pubblico, in presenza di relatori di alto profilo.
Il presidente del consiglio comunale, Antonio Agazzi, ha organizzato l’evento insieme a Elia Ruggeri, storico e presidente del comitato per la Costituzione e l’ordine democratico. Ne è uscito un convegno molto interessante. A partire dal titolo («Valori, principi e istituti di una Costituzione vivente») e considerando anche la pluralità dei relatori: dal padre della patria costituente Senatore a Vita già Presidente del Consiglio dei Ministri e del Parlamento Europeo Emilio Colombo, 88 anni, al neolaureato Giovanni Paolo Cantoni, che illustrerà il suo lavoro sulla figura di Lodovico Benvenuti, cremasco parlamentare della Repubblica costituente che, forse non tutti sanno, ebbe un ruolo straordinario e fondamentale nella redazione dell’allora articolo 6 in sede di discussione poi diventato articolo 3.
Tra loro, un importante politico come Mario Mauro, europarlamentare, e il professor Enzo Balboni, docente di Istituzioni di Diritto pubblico e di Diritto costituzionale presso le facoltà di Giurisprudenza ed Economia alla Cattolica di Milano.
«Noi crediamo che una riflessione sulla Costituzione sia importante e doverosa», ha commentato Agazzi.
I curriculum dei relatori sono senz’altro di alto livello, ma quel che conta è che il convegno sia il più possibile partecipato. A questo ha pensato anche l’assessore all’Istruzione, Laura Zanibelli, che ha invitato le scuole superiori di Crema. Per dare un tocco multiculturale, l’assessore provinciale Anna Rozza ha donato 220 copie di una speciale Costituzione Italiana (la prima parte “rigida” composta da 54 articoli) tradotta in 11 lingue. «Perché la Costituzione è la base della convivenza di tutti i cittadini che vivono in Italia, dunque anche degli stranieri».
Il convegno inizierà con un filmato delle Teche Rai sui primi vagiti della Costituzione e i primi passi della Repubblica. Per poi lasciar spazio ai relatori.

Sabato 6 dicembre, ore 10, Sala del Consiglio Comunale, piazza Duomo
Valori, principi e istituti di una Costituzione vivente
Convegno pubblico sul 60° anniversario della Costituzione Italiana
Relatori: Emilio Colombo, Mario Mauro, Enzo Balboni, Giovanni Paolo Cantoni


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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 29 novembre 2008, pagina 9

Importante Convegno, per celebrare i 60 anni della Costituzione Repubblicana, organizzato, in Sala Consiliare, dal Presidente del Consiglio Comunale Antonio Agazzi.

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C.F.N.C.
Circolo Filatelino Numismatico Cremasco

Il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Agazzi inaugura la Mostra Filatelica e il Campionato Italiano di Cartoline d’epoca alla Cittadella della Cultura

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Domenica 19 ottobre 2008, di Novella Milanesi

Corrado Guerzoni ricorda la figura del grande statista, la cui azione e il cui sacrificio hanno cambiato il panorama politico italiano

Incontri - Dopo la pausa estiva riprende l’attività del Cenacolo dei Cattolici Democratici, circolo che annovera quest’anno tra i nuovi iscritti il presidente del Consiglio Comunale Antonio Agazzi, Mario Crotti, l’avvocato Martino Boschiroli e Marcello Beneggi.
Le nostre radici è il titolo di una serie di iniziative volte a promuovere il ruolo dei cattolici democratici nella storia del nostro paese e si colloca sulla scia del successo delle attività dello scorso anno, dall’incontro con Maria Romana De Gasperi a quello con il vescovo di Prato monsignor Luigi Simoni, dalla pubblicazione del libro su Lodovico Benvenuti alla sinergia operativa con il Collegamento Sociale Cristiano.
Ospite dell’appuntamento di ieri, presso la sede della Provincia di via Matteotti, il giornalista Corrado Guerzoni ha presentato il suo libro Aldo Moro (Sellerio), frutto di ben diciannove anni al servizio del grande uomo politico in qualità di capo ufficio stampa, portavoce e assistente alla comunicazione.
Dopo molti scritti sul caso Moro, appare finalmente nel panorama editoriale un libro che parla dell’uomo Moro, che ne disegna la vita e le previsioni sul futuro. Nella doppia veste di componente del Cenacolo e di presidente del Consiglio Comunale, Antonio Agazzi ha salutato l’iniziativa in ricordo dei trent’anni dal tragico sacrificio del padre della nostra patria e della nostra democrazia «l’incontro con Guerzoni ci offre l’opportunità di ricordare l’attualità della figura di Aldo Moro, la sua continua attenzione alla moralità dei fini, al primato del pensiero sull’azione».
Guerzoni ha sottolineato che Moro avrebbe gradito molto l’incontro organizzato dal Cenacolo, «amava incontrare le persone in luoghi raccolti, dove poter riflettere ed esporre il suo punto di vista», ha ricordato amabilmente. Determinante per la nascita dell’attuale democrazia, il momento politico in cui ha vissuto l’onorevole Moro ha saputo trovare un punto d’unione tra ideologie diverse, unite dalla consapevolezza che si stava creando qualcosa di importante per il futuro del Paese. Guerzoni ha sottolineato l’estrema coerenza delle idee di Moro, «il dramma personale di Moro è di aver mantenuto coerenza nella linea politica pagando con la propria vita. Con il suo sequestro e la morte è cambiato il panorama politico italiano.
Purtroppo oggi quel mondo di democrazia che ha unito persone dai valori diversi è in grave pericolo, speriamo che quel messaggio di Moro torni a riaffiorare nella coscienza degli italiani». Resta il rammarico che lo Stato non abbia fatto tutto il possibile per salvarlo, Moro è stato vittima della ragion di Stato e della ragion di Chiesa.
Ma dove sta andando il cattolicesimo moderato? Oggi color che credono nella democrazia si trovano in una condizione molto difficile, manca la riflessione sulle cose, quello stesso atteggiamento che a Moro era contestato, ma che ha fatto grande la sua figura di politico equilibrato.


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Domenica 19 ottobre 2008, di Marco Viviani

No al razzismo. Una fiaccolata organizzata da numerose associazioni cremasche per denunciare i pericoli del razzismo strisciante. “Mai più piangere per nessun Abdul”

Crema - Il corteo che è sfilato silenziosamente per il centro di Crema ha avuto un successo probabilmente superiore alle aspettative degli stessi organizzatori.
L’idea promossa da Alex Corlazzoli è stata subito accolta da numerose associazioni cremasche (da Emergency alle cooperative sociali, dalle Donne contro la violenza all’Ipsia) e ha trovato conferma nel nutrito corteo e dal pubblico di curiosi attratto dal motivo della fiaccolata: un No deciso al razzismo.
Per chi temesse di essersi perso qualcosa, niente panico: non ci si riferisce a episodi di razzismo avvenuti in città. Per quanto difficile sia sempre la convivenza tra cittadini naturali e immigrati, Crema e Cremasco restano accoglienti, una terra dove i problemi principali con gli extracomunitari – tanto per dirla tutta – provengono quasi esclusivamente dalla criminalità predatoria.
In altri termini, chi vive qui, bene o male, ci vive per lavorare. E fa tanti sacrifici. Che andrebbero premiati, invece che ostacolati.
Purtroppo però episodi vergognosi come l’uccisione di Abdul Guibre, il giovane di colore di nazionalità italiana ucciso a sprangate a Milano lo scorso 14 settembre per futili motivi (un piccolo furto) da un padre e un figlio titolari di un bar, la strage di Castelvolturno, l’inqualificabile episodio del pestaggio a Parma (forse l’unico autenticamente razzista tra quelli citati; gli altri sembrano essere legati a un più generico clima di intolleranza e degrado anche economico del Paese) devono metterci in allarme.
E la risposta a Crema c’è stata. Una risposta fatta di tante persone, di sguardi pieni di apprensione ma anche di passione per quei valori culturali che sono l’ultimo baluardo prima della vittoria definitiva della barbarie.
Una manifestazione breve, che nella sua conclusione ha visto l’intervento di Corlazzoli, del presidente del consiglio comunale, Antonio Agazzi – coraggioso e onesto il suo discorso, improntato a legittimare le politiche di controllo, di legalità sul territorio ritenendole nient’affatto inconciliabili con la tolleranza, il rispetto e l’integrazione – e del fratello di Abdul, Rachid, giunto a Crema per partecipare alla fiaccolata e testimoniare il lutto della sua famiglia per un delitto senza senso.
«Mai più piangere per nessun Abdul» si augura il corteo. Da oggi, da questo momento in poi, lavoriamo tutti, nel nostro quotidiano, per riuscirci.


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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 30 agosto 2008, pagina 7

Insieme in città: dal 4 settembre ritorna
“L’età della saggezza”

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 10 maggio 2008, pagina 8

Ricordando Moro
Martinazzoli emoziona l’auditorio
Sala Consiliare strapiena di pubblico attento e coivolto, alla commemorazione del Presidente DC.

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Martedì 6 maggio 2008, di Marco Viviani

Una serata emozionante e istruttiva quella con Martinazzoli, che ha ricordato la statura politica di Aldo Moro

Crema - Che bella serata quella di ieri in sala degli Ostaggi. Antonio Agazzi, il presidente del consiglio comunale che ha voluto e organizzato l’incontro con Mino Martinazzoli per ricordare la figura di Aldo Moro nei giorni della commemorazione a 30 anni dal sequestro e dalla uccisione (16 marzo – 9 maggio 1978), ha azzeccato tutto. A partire dal contributo video delle Teche Rai che ha raccontato la storia dello statista democristiano attraverso alcuni memorabili discorsi in Parlamento, e mostrato i telegiornali dell’epoca in un tragico susseguirsi di comunicati, smentite, dichiarazioni di impotenza, appelli disperati – compreso quello di Papa Paolo VI – fino alla mattina del 9 maggio, quando fu fatto ritrovare il corpo senza vita di Moro riverso nel baule di una R4 rossa in via Caetani.
Una introduzione che prima di tutto ha sgombrato la via dalle solite supposizioni, dalle teorie complottiste. Non erano al centro del dibattito.
Ciò ha permesso all’ospite di entrare subito in argomento: chi era Moro? La sua intelligenza, la sua analisi politica, può ancora dirci qualcosa? Perché è da considerare come il più grande statista democristiano dopo De Gasperi?

La serata è scorsa via di riflessione in riflessione, da discorso a discorso. Con un occhio particolare al Moro della Costituente: «Fu lui, con un discorso del 1945, a far cambiare idea a Croce e Togliatti che immaginavano una costituzione a-ideologica. Moro invece dimostrò che la situazione di un’Italia devastata dalla guerra che nell’ultima sua parte era diventata guerra civile, rendeva necessario trovare valori condivisi basati sull’umanità, sulla centralità della persona». Ma Moro era un politico raffinatissimo, interessato anche a livello teorico dell’area intermedia tra l’individuo e il potere politico.
Insomma, un politico che non credeva nella onnicomprensività dei partiti e della politica stessa.
«Si può dire», ha aggiunto Martinazzoli commuovendosi per un ricordo personale di un vertice ristretto della Dc ai tempi del compromesso storico, «che Moro fu vittima della troppa politica. Ma perché non ammettere che oggi viviamo una resa della politica, in un’era della non-politica?».
Per evitare che ancora una volta si possa essere tutti vittime di un rapporto insano tra la politica e la gente, tra le idee e le cose, «bisogna credere come lui nel primato del capire prima del fare».
Uomo che inventò il centrosinistra perché aveva capito prima di tutti la fine del centrismo, che aprì al partito comunista, che immaginò con il Muro di Berlino ancora in piedi una democrazia dell’alternanza, che non smise mai di far aderire il più possibile il suo ragionamento alla complessità della realtà senza pretendere di colmarla con i soli strumenti della cultura politica, Moro ne è uscito ancora una volta come un gigante. Una figura scomoda, con la quale non smettiamo di fare i conti forse perché «come al solito non accettiamo i tempi lunghi del processo democratico. Siamo il Paese del Risorgimento incompiuto, della vittoria mutilata, della Costituzione inapplicata. Sembra che la nostra insoddisfazione rovini i nostri progressi, le nostre capacità».
Se Moro ha ancora qualcosa da insegnarci, ha provato ad immaginare Martinazzoli, «potrebbe essere quel che affermò in uno dei suoi ultimi discorsi: “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere"».


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Martedì 29 aprile 2008, di redazione

Per ricordare Moro. Martinazzoli in sala degli Ostaggi il 5 maggio. E la sera del 9, in cattedrale, Ferruccio Parazzoli parla del romanzo sugli ultimi mesi di Paolo VI

Incontri - Ci sono date, eventi, momenti della storia in cui per tutta la vita chi c’era ricorderà dov’era e cosa stava facendo.
Il sequestro, la prigionia e l’atroce morte di Aldo Moro (16 marzo – 9 maggio 1978) è uno di questi. Da trent’anni questo Paese fa i conti con la sua più grave tragedia politica. E con la figura del grande statista democristiano, giustiziato dalle brigate rosse dopo i 55 giorni più lunghi e inquietanti della Repubblica. Anche per i tanti misteri che ancora avvolgono questa vicenda.
Crema non mancherà l’appuntamento con l’anniversario della scomparsa, con un doppio appuntamento: il 5 maggio al palazzo comunale e il 9 maggio in Cattedrale.
Il primo, istituzionale a tutti gli effetti, deve molto all’impegno personale del presidente del consiglio comunale, Antonio Agazzi. Appassionato della figura di Aldo Moro, Agazzi si è presentato con sottobraccio le lettere dalla prigionia e ha ringraziato la conferenza dei capigruppo, l’amministrazione, e il comitato comunale per l’ordine democratico, presieduto da Elia Ruggeri, per aver sostenuto l’iniziativa.
L’obiettivo raggiunto ha un nome: Mino Martinazzoli.
«Penso che Martinazzoli abbia tutti i titoli per conversare pubblicamente sulla figura umana e politica di Moro», ha commentato Agazzi. L’ex dirigente della Democrazia Cristiana chiamato a traghettare la balena bianca nel Ppi post-tangentopoli, già ministro nei governi Craxi e Andreotti, terrà un incontro dal titolo accattivante: Aldo Moro, o l’utopia democratica.
Secondo Agazzi, questi sono i momenti in cui si deve collaborare per trovare una memoria condivisa. «Per questo l’incontro è simbolicamente ospitato nella sala degli Ostaggi, sede del consiglio comunale, cuore del dibattito e della funzione democratica della città».
Commemorare la figura di Moro, seguire la sua traccia è un dovere che si sente. Anche quando ci si rende conto della diffidenza dei famigliari. «Posso dire di aver contattato la figlia Maria e il nipote, Luca, e ho trovato persone disponibilissime. Non escludo che quest’inverno, verso ottobre, a Crema possa esserci un’altra sorpresa».
All’evento sono invitati tutti i cittadini, e un invito particolare è stato rivolto – tramite l’assessore Laura Zanibelli – ai presidi delle scuole. «L’incontro non è in orario scolastico, non obblighiamo nessuno, ma sarebbe davvero bello e importante che partecipassero gli studenti, per i quali il caso Moro è un fatto della storia passata. Mentre sappiamo che interroga ancora il nostro presente».

Davvero di alto livello anche l’incontro organizzato da don Emilio Lingiardi, con l’aiuto della giornalista cremasca Cristina Marinoni, che ha sfruttato i suoi contatti alla Mondadori: il romanziere e critico Ferruccio Parazzoli sarà nella cattedrale di Crema la sera del 9 maggio per parlare del suo ultimo libro, Adesso viene la notte.
Non ci poteva essere occasione migliore. Nel libro, infatti, Parazzoli immagina gli ultimi mesi di vita di Paolo VI, l’amico fraterno di Moro, il Papa intellettuale, «l’Amleto del Vaticano», alle prese con una battaglia con il Diavolo, contro il Male, tutt’altro che metaforica.
Non un romanzo, ma una sorta di recit, di dramma senza scena in cui si immagina che il Diavolo metta alla prova la fede incrollabile del santo puntando contro il suo fratello più caro. E così acquistano ancora più forza le parole pronunciate al funerale di Moro, quando tra lo sconcerto generale Paolo VI si rivolse come uno dei Karamazov a Dio. «Tu non hai esaudito la nostra supplica». E quando morirà, tre mesi dopo l’amico, citerà misteriosamente le parole di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni, prima di donare la vista al cieco: «Venit nox». Viene la notte.


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Venerdì 14 dicembre 2007, di redazione

Nuovo numero della rassegna di studi e documentazione del Museo civico. Rinnovata la veste grafica, accattivante il tema monografico

Storia - Altrove. Ma sempre e comunque cremaschi. Il nostro illustre concittadino Beppe Severgnini li chiamerebbe italiani con la valigia, il nuovo numero (il 37°) di «Insula Fulcheria», rivista del Museo di Crema di studi e documentazioni, li chiama “Cremaschi altrove”.
Una presentazione degna nella sala dei Ricevimenti, in presenza del sindaco Bruttomesso, del presidente del consiglio, Antonio Agazzi, e con l’assessore alla Cultura, Renato Ancorotti, orgoglioso di far vedere il riconoscimento ufficiale della Regione al Museo della città, ha fatto il resto.
Il nuovo numero, sempre in doppio volume, ha visto impegnata per il terzo anno la redazione diretta da don Marco Lunghi in un excursus sempre più multidisciplinare. Storia, arte, antropologia, intrecciate e condotte dal filo rosso delle personalità cremasche che si sono imposte fuori le mura venete. Spesso a dispetto dell’ingratitudine nostrana.
Se quindi la mostra di questa primavera ci ha fatto scoprire Luigi Manini, se la biblioteca civica sta omaggiando la figura di Francesco Tensini, su questa rivista si impongono anche le storie di Nicola Amanio, Francesco Cavalli, il cardinale Giovanni da Crema, Ranunzio Pesadori, Carlo Cogrossi, Giuseppe Racchetti e tanti altri.
Politici, cantanti, esperti d’armi, musicisti, diplomatici, ingegneri, medici, romanzieri: cremaschi che “altrove” hanno trovato successo, o quanto meno ispirazione.
Come da buona abitudine, la rivista si occupa nella seconda parte di saggi e ricerche, pubblicando estratti anche dalle tesi di laurea di argomento territoriale: la causa delle campane di Ombriano, i “tranquilli” di Santa Maria. Oppure ospitando contributi di attualità come quelli su Villa Obizza, o il modello del museo diocesano.
Resta da aggiungere l’ottima veste grafica di Insula Fulcheria, completamente rinnovata, per farne un volume indispensabile da mettere sullo scaffale e leggere con calma durante l'inverno.

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Sabato 8 dicembre 2007, di Novella Milanesi

Presentato il libro fotografico di Mario Cassi e Gastone Cattaneo: una splendida carrellata di immagini storiche della città

Storia - Agli appassionati di immagini storiche non sarà sicuramente sfuggito l’appuntamento di ieri sera presso il Museo Civico, dove è stato presentato il volume di Mario Cassi e Gastone Cattaneo Ricordi di Crema, una splendida raccolta di cartoline che rappresentano luoghi più o meno conosciuti della nostra bella città. Frutto di un meticoloso lavoro di raccolta durato diversi mesi (già in parte anticipato sulla rivista L’Araldo, di cui Cassi è direttore), Ricordi di Crema si presenta con un’eccellente veste editoriale; le immagini riprodotte non sono accompagnate da semplici didascalie, ma da descrizioni dettagliate che narrano la storia dei luoghi rappresentati.
La presentazione al pubblico del volume ha visto la partecipazione dell’assessore alla cultura Renato Ancorotti, del presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, di Ferrante Benvenuti, ma soprattutto la preziosa presenza della vedova del compianto architetto Beppe Ermentini, Lidia, che, come lo storico Mario Perolini, raccolse a suo tempo splendidi scatti fotografici di Crema. Gli autori hanno sottolineato il salto di qualità raggiunto attraverso le immagini digitali.
Le pagine del libro raffigurano suggestivi scorci di piazza del Duomo, piazza Roma e viale Italo Balbo (oggi via Verdi), Porta Serio e Porta Ombriano, la basilica di Santa Maria della Croce, piazze e vie che forse non tutti ricordano, ma che sono permeate dal fascino nostalgico tipico delle vecchie cartoline.
E della vecchia Crema.

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Domenica 18 novembre 2007, di redazione

In una mattinata gelida sono partiti in 1900. Mauro Cattaneo ha vinto tra i maschi, prima delle donne Patrizia Bazzani

Podismo - Il cremonese Mauro Cattaneo, atleta non nuovo a imprese agonistiche di buon livello, si è aggiudicato la prima edizione della “maratonina” di Crema. Jacopo Monetti, e Luigi Piacentini, entrambi cremaschi, si sono aggiudicati gli altri gradini del podio. Poi Roberto Moretti di Castiglione d’Adda ed Ernesto Nichetti, altro cremasco, hanno completato la cinquina dei migliori. Prima delle donne Patrizia Bazzani, seguita da Sabrina De Monincor, podiste di alta levatura che correvano per i colori di società “forestiere”.
Una grande giornata di sport, iniziata verso le 7,30 e conclusa in piazza Garibaldi a mezzogiorno, con le premiazioni effettuate dal sindaco Bruno Bruttomeso, accompagnato dagli assessori Luciano Capetti e Maurizio Borghetti insieme al loro collega provinciale delegato allo sport Giovanni Biondi.
Sul palco anche il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, che i 21 chilometri di gara se li è sciroppati tutti: come si dice, un gran bel gesto atletico. La manifestazione è stata organizzata dalla “Bike&Run”, associazione sportiva cittadina, con la collaborazione di Rotaract e Rotary San Marco.
Obiettivo: raccolta di fondi per sostenere un progetto per la costruzione di una scuola in Moldavia. La risposta è arrivata da 326 iscrizioni nella "competitiva" e 1500 nella "non competitiva", un numero eccezionale se si considera che siamo alla prima esperienza.
Note a margine: il pettorale numero uno era di competenza dell’assessore regionale Gianni Rossoni, uno che quando si tratta di correre c’è sempre. Notevole l’impegno profuso dai volontari, in tutto circa 200 persone, con il prezioso ausilio della Croce Rossa, della polizia municipale e di tutte le forze dell’ordine. L’anno prossimo, magari sperando in una giornata meno fredda, gli organizzatori ci riproveranno e sarà sicuramente un altro successo.

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Giovedì 15 novembre 2007, di Novella Milanesi

Storie di donne “singolarmente femminili” raccontate della regina del romanzo rosa

Incontri - Una folla di lettori ha gremito ieri sera il Klejnot per il consueto appuntamento con il Caffè Letterario; ospite della serata un gigante del panorama narrativo mondiale (i suoi libri sono stati tradotti in ben diciassette paesi), la regina del genere femminile, Sveva Casati Modignani, scrittrice milanese che con i suoi romanzi rosa ha venduto dieci milioni di copie e che durante l’incontro ha presentato la sua ultima fatica, Singolare femminile.
Nelle insolite vesti di intervistatore, Antonio Agazzi, Presidente del Consiglio Comunale, ha presentato il nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani, descrivendone l’ambientazione, tra la Val Seriana, Bergamo e Milano e le sfaccettature di cui si compongono i personaggi. Singolare femminile è l’ennesima prova di talento dell’autrice che, più di tutti, sa descrivere l’animo femminile con impeccabile sensibilità; romanzo corale, narra le vicende di Martina, «singolare» figura di donna e delle tre figlie avute da tre uomini diversi, mai sposati; alla fine la protagonista troverà l’amore tra le braccia di Leandro, l’unico uomo da sempre veramente amato.
L’autrice ha raccontato alle molte donne sue ammiratrici presenti in pubblico particolari interessanti ed aneddoti dai quali trae spunto per la realizzazione dei suoi romanzi, da sempre incentrati attorno alla femminilità delle protagoniste; le donne di Sveva si innamorano davvero e sanno vivere con passione e delicatezza, sono donne vere, con problematiche ed ambientazioni comuni a molte lettrici, «ognuno di noi è un grande romanzo», ricorda la scrittrice.
Martina, protagonista di Singolare femminile è il simbolo di una femminilità che risponde alla vocazione più autentica di ogni donna, la maternità; «ha vissuto in barba ai pregiudizi, ma alla fine ha sposato l’uomo che ama» la descrive così l’autrice, che ne descrive anche la sincera religiosità, quel senso religioso inteso come senso cristiano dell’andare incontro agli altri. Singolare femminile, già balzato in cima alle classifiche si conferma come l’ennesimo successo della scrittrice delle donne.

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Mercoledì 14 novembre 2007, di redazione

L’autrice di best seller al femminile, Sveva Casati Modignani presenta al Klejnot il suo ultimo romanzo: “Singolare femminile”. Intervista di Antonio Agazzi

Incontri - Un titolo indovinato quello del nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani, la regina del genere al femminile. Già balzata in cima alla classifica di vendite, forte di un pubblico affezionatissimo di lettrici, la scrittrice sarà ospite del «Caffè Letterario» per parlare proprio di questa ultima fatica.
Un testo corale, che affronta con delicatezza la questione della maternità.
Interessante anche l’intervistatore: il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, chiamato a sviscerare i temi del libro, che ruota attorno alla figura della protagonista, Martina, e alle molte vicende che si intrecciano nel tempo nella vita di una donna anticonformista e delle sue tre figlie. Tutte molto diverse l’una dall’altra.
Una figura di donna "singolare", Martina: nel corso della sua esistenza, dagli anni Quaranta ai nostri giorni, accompagnata dalle vicende di sua madre Vienna e sua nonna Ines, saprà trovare la strada per superare il femminismo e approdare a una femminilità che racchiude nel suo centro la più autentica vocazione della donna: generare la vita. Martina metterà così al mondo tre figlie con tre uomini diversi, senza sposare nessuno di loro.
Una epopea minima, una tavolozza di tutte le sfumature della gradazione “rosa”.

Mercoledì 14 novembre, ore 21
Klejnot, via Palmieri 1, Crema

Caffè Letterario presenta:
Singolare femminile
Incontro con la scrittrice Sveva Casati Modignani
Modera: Antonio Agazzi
Ingresso libero

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Mercoledì 17 ottobre 2007, di Beppe Cerutti

Il presidente del Consiglio comunale a favore della protezione dei fontanili cremaschi. “Esistono anche altre soluzioni praticabili”

Crema - Antonio Agazzi, presidente del Consiglio comunale di Crema nonché esponente locale di Forza Italia, ha aderito all'invito a partecipare al Comitato promotore dell'appello in difesa della fascia dei fontanili e delle risorgive del Cremasco, minacciata dall'ipotizzata realizzazione di una grande cava su una porzione di territorio del comune di Caravaggio incuneata fra i comuni di Capralba e Sergnano.
Destinatario dell’appello è l’azzurro Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia. «Una buona causa», sottolinea Agazzi. La nuova cava infatti, si legge nella nota diramata alla stampa, «comporterebbe l'estrazione di oltre 3 milioni di metri cubi di materiale inerte, creando un "buco" profondo 34 metri sotto falda, producendone un inevitabile e consistente abbassamento e creando rischi molto gravi di prosciugamento dei fontanili; un potenziale, serissimo danno non solo a una insostituibile risorsa ambientale, ma anche a una fonte di approvvigionamento idrico irriguo estremamente preziosa, se è vero che, nel Cremasco, essa copre il 40% dell'intera attività irrigua».
Alla vigilia di decisioni fondamentali, nel merito, cui è chiamato il consiglio regionale lombardo, Agazzi sente di non poter «far mancare il mio modesto contributo al fine di sensibilizzare tale importante Assemblea e, in seno a essa, i nostri rappresentanti cremonesi, affinché producano ogni possibile iniziativa finalizzata a scongiurare tale ipotizzata, invasiva realizzazione».
L’obiettivo è quello di ottenere lo stralcio dal Piano cave della Provincia di Bergamo. Il presidente del Consiglio comunale conclude la nota rimarcando il fatto che «esistono e sono state proposte anche altre soluzioni; per esempio, la riattivazione di due cave dismesse nel territorio di Mozzanica, rispetto alla quale il sindaco di quel Comune ha espresso una chiara disponibilità».

L'appello nella sezione "lettere" del sito

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Poeti cremaschi di ieri e di oggi: Ottomano Miglioli. Antonio Agazzi alla tradizionale Rassegna promossa dalla Pro loco di Crema

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Domenica 14 ottobre 2007, di Novella Milanesi

Il vernacolo impregnato di umana quotidianità di Ottomano Miglioli

Incontri - La Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema si è riempita di note poetiche ieri pomeriggio grazie alla lettura delle poesie dialettali di Ottomano Miglioli, nell’ambito della rassegna Poeti cremaschi di ieri e di oggi, iniziativa organizzata dalla Pro Loco. Alla presenza del sindaco Bruttomesso dell’assessore Zanibelli e del Presidente del Consiglio comunale Agazzi, il pubblico presente in sala ha particolarmente gradito la relazione del professor Carlo Alberto Sacchi, intervallata dalle letture di alcuni testi della produzione poetica di Miglioli da parte di Lina Casalini e Francesco Maestri. Il professor Sacchi ha raccontato, con dovizia di particolari, le radici della poetica di Ottorino Miglioli, da ricercarsi soprattutto nel profondo attaccamento al proprio quartiere, il Borgo San Piero, da cui dovette allontanarsi forzatamente nel 1943 in seguito al processo di ristrutturazione edilizia che vide protagonista il Borgo e le sue abitazioni pericolanti.
Miglioli era orgoglioso delle sue radici, così come del suo modo di scrivere diverso e talvolta sgrammaticato; i suoi endecasillabi risuonavano di cose semplici, di ritratti, la poesia era per Miglioli un rifugio negli affetti, meravigliose le composizioni dedicate alla moglie Tina, frequenti le poesie dedicate ai genitori.
Nella seconda parte dell’incontro, don Giorgio Zucchelli, ha regalato al pubblico un interessante escursus storico culturale del Borgo tanto amato dal poeta a partire dalla fondazione da parte dei Longobardi nel 594 passando attraverso le varie fasi di degrado per giungere alla ristrutturazione edilizia. Come ha ricordato Alberto Sacchi, di Miglioli si è scritto poco, ma autorevolmente, la sua poesia, mai leziosa, è apprezzata soprattutto per la quotidianità descritta, non a caso Miglioli utilizzava il dialetto cremasco per farsi capire da tutti. «Perdere la nostra tradizione poetica sarebbe un terribile delitto culturale» dice Sacchi, perché, come amava dire Franco Loi, la poesia è come l’aria, sembra inconsistente, ma è necessaria.

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Domenica 7 ottobre 2007, di redazione

Delegazione cremasca alla Festa del Brie. Nominati due nuovi cavalieri: Antonio Agazzi e Gloria Angelotti, che ha esportato in Francia il suo “Franco Agostino”

Melun (Francia) - Ospite del sindaco Gerard Millet e della senatrice Colette Melot, una delegazione cremasca ha preso parte ieri alla Festa del Brie della cittadina gemellata di Melun.
Invitati sia alla cerimonia inaugurale che alla premiazione del miglior formaggio brie, il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso, l’assessore Luciano Capetti e il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, hanno così potuto entrare in contatto (per la prima volta nel ruolo di amministratori) con la realtà politico-culturale dei “gemelli” francesi. Ad accompagnarli, e a fare da tramite tra la passata giunta e quella attuale, i consiglieri di minoranza Franco Bordo e Vincenzo Cappelli.
Al seguito, come ormai da tradizione, anche una delegazione composta da Franco Bozzi, Manuela Pedrini e Antonio Zaninelli, che da uno stand nei pressi della chiesa dei Santi Apostoli ha diffuso oltralpe la conoscenza del Salva Cremasco e del Grana Padano.
E i francesi hanno dimostrato di apprezzare.
Nel pomeriggio, il legame “caseario” tra le due città si è arricchito con la nomina di due nuovi Chevaliers du Brie: nel corso di una cerimonia tenutasi nel giardino del municipio di Melun, infatti, lo stesso Agazzi e Gloria Angelotti (approdata in terra francese per esportare il Franco Agostino Teatro Festival attraverso la neocostituita associazione “Les amis du Fatf France”, presieduta da Dominique Coudray, che porterà il festival come modello pilota in Francia e da lì in Europa) sono entrati a far parte della Confrerie du Brie de Melun.
Nel corso della serata danzante, invece, si è presentata l’occasione per rinsaldare l’amicizia fra la città di Crema e quella di Melun. Il sindaco Bruttomesso, infatti, ha ringraziato il suo omologo Millet per la squisita ospitalità rinnovando il patto di gemellaggio e invitando all’ombra del Torrazzo non solo i transalpini, ma anche i sindaci di Spelthorne e Vainhingen, cittadine a loro volta gemellate con Melun. Un sentimento di amicizia e convivialità che ha già prodotto un risultato: tornare ad organizzare il quadrangolare per squadre giovanili denominato “Mundialino” che aveva come protagoniste le rappresentative delle quattro città. I contatti sono avviati, e la prossima edizione si potrebbe tenere proprio a Crema.

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Venerdì 5 ottobre 2007, di redazione

Una prima giornata di viste ai castelli per la delegazione cremasca ospitata dalla gemella Melun, poi la festa del Brie, coi nostri a proporre il “salva”

Melun (Francia) - Si è aperta con interessanti visite culturali e si è chiusa con una Soiree des Jumelée (serata dei gemellati) la prima giornata francese della delegazione del comune di Crema a Melun.
Il sindaco Bruno Bruttomesso, accompagnato dall’assessore al Turismo Luciano Capetti e dal presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, nel corso della giornata sono infatti stati gentili ospiti dell’amministrazione di Melun, la quale ha messo a disposizione della rappresentativa cremasca una guida per visitare i castelli di Fontainbleu e Vaux le Vicomte (entrambi situati a pochi chilometri dalla cittadina con noi gemellata), e la caratteristica cittadina di Barbizon.
Decisamente soddisfatti dal bagno storico-culturale delle due visite, nella serata il sindaco e il resto della delegazione sono stati raggiunti dai consiglieri Vincenzo Cappelli e Franco Bordo, e insieme si sono seduti al tavolo del “maire” di Melun, Gerard Millet.
L’occasione, organizzata dallo stesso primo cittadino francese, è stata quella di rinverdire e rafforzare i rapporti di gemellaggio con Spelthorne (in Inghilterra), Weiningen (Germania), pure presenti a Melun con una loro delegazione; e ovviamente Crema.
La giornata di sabato, invece, avrà un taglio decisamente diverso.
A Melun si apre infatti la Festa del Brie, alla quale la nostra città da anni viene invitata per promuovere il suo tipico formaggio “salva”: e, mentre allo stand gli infaticabili Franco Bozzi, Antonio Zaninelli ed Emanuela Pedrini si daranno da fare per distribuire assaggi del nostro prodotto, il presidente del consiglio comunale Agazzi verrà insignito del titolo di “Chevalier du Brie”.
In serata, la festa danzante che segnerà il commiato tra le diverse rappresentative.

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 16 giugno 2007, pagina 7

CdL al governo di Crema
Il sindaco Bruno Bruttomesso ha prestato giuramento assumendo in pieno la carica. Accordo istituzionale su presidente e vice. Presentata la giunta.

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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 16 giugno 2007, pagina 1

Buon lavoro!

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La Cronaca
Giovedì 14 giungno 2007, pagina 19

Bruttomesso presenta la giunta in Consiglio
Con il Presidente Antonio Agazzi le surroghe degli assessori e le new entry

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La Provincia di Crema
Giovedì 14 giungno 2007, pagina 24

Via alla stagione di Bruttomesso
Antonio Agazzi presidente del consiglio, vice Stefanio Bonaldi

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Crem@ on line
Gioverdì 14 giugno 2007, di Marco Viviani

Primo consiglio comunale: Bruttomesso giura sulla Costituzione. Agazzi presidente del consiglio, Stefania Bonaldi sua vice

Crema - Tra bandiere arcobaleno, calzini rosa, Bagnasco e Aldo Moro, letture di articoli, sottili distinguo, dichiarazioni d’intenti e i rumori del pubblico si è tenuto ieri il primo consiglio comunale della nuova maggioranza.
Uno spettacolo deprimente, nel quale – come al solito – l’unica bella figura l’ha fatta il sindaco, Bruno Bruttomesso, gentiluomo che non meritava certo di assistere a questa gara al ribasso di immaturità politica nella quale si sono esercitati i consiglieri in sala degli Ostaggi.
E sì che tutto era cominciato bene, con il consigliere anziano Antonio Agazzi che ha ricordato in apertura di assemblea le figure del cavalier Rosolo Vailati, già consigliere comunale e capo scout cremasco e di Maria Cervi, figlia di Antenore, uno dei sette fratelli ammazzati dai fascisti il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia.
Un esordio di alto livello, bipartisan, che doveva introdurre l’accordo – poi regolarmente rispettato – tre le parti per l’elezione all’unanimità dello stesso Agazzi come presidente del consiglio comunale e di Stefania Bonaldi (W Crema Viva) come suo vice.

Prima delle votazioni, però, i consiglieri si sono esibiti in una lunga e insopportabile sequela di dichiarazioni totalmente scollegate dall’ordine del giorno e dal contesto.
Ve le risparmiamo, proprio perché talvolta il giornalista ha una sola arma per difendersi dalla strumentalizzazione del suo ruolo: l’autocensura.
Vale forse la pena segnalarne due: l’esposizione della bandiera arcobaleno da parte di Franco Bordo, unico consigliere di Rifondazione comunista, come atto di accusa al gesto del leghista Cesare Giovinetti che l’aveva tolta dal balcone del sindaco, e la dichiarazione di solidarietà a Bagnasco (un must-chic per ogni teocon che si rispetti) di Martino Boschiroli (Udc) nel bel mezzo della discussione consiliare sulla presidenza; l'avvocato peraltro aveva già dimostrato di non aver fatto i compiti a casa quando poco prima aveva proposto il voto per acclamazione di Agazzi e della Bonaldi costringendo lo stesso Agazzi a ricordargli che in un consiglio comunale l’unico voto valido è quello palese.
Atteggiamenti che svelano una condannabile ignoranza o indifferenza alle regole previste dallo statuto.

Ma veniamo al sindaco, che ha ringraziato l’assemblea: «In questo momento istituzionale, che dà il via ufficialmente a un nuovo governo della città, vorrei ringraziare tutti i cremaschi, sia quelli che mi hanno votato che quelli che non lo hanno fatto. Il mio giuramento di fronte al consiglio è un giuramento che, al di là della semplice scadenza elettorale, mi impegna ulteriormente, e ci impegna tutti, nei loro confronti: non dimentichiamo mai che il motivo per cui siamo all’interno di questa aula è per fare gli interessi della città e dei cremaschi. Quegli stessi cremaschi a cui chiedo di continuare a esercitare il loro diritto di cittadini, ovvero di partecipare alla vita amministrativa della città, con le loro segnalazioni e le loro richieste. Sento il dovere di ribadire questo concetto, che mi ha accompagnato negli ultimi mesi, perché credo che la responsabilità di ognuno di noi sia quella di rispondere alle aspettative, presenti e future, dei nostri concittadini».
«Per far questo» ha aggiunto Bruttomesso, «auspico e sono sicuro di ottenere la massima collaborazione di voi consiglieri, sia della maggioranza che dell’opposizione. Impareremo a conoscerci e a confrontarci sui temi d’interesse per la collettività: pur nel rispetto delle differenze politiche e delle regole democratiche, non ho il minimo dubbio che insieme lavoreremo per fare di Crema una città migliore».
Una certezza che deriva anche dai primi incontri con i dirigenti e i dipendenti dell’apparato comunale. «In chi lavora nell’amministrazione ho trovato preparazione e motivazione, professionalità e spirito d’iniziativa: tutte qualità che garantiranno a me come alla mia giunta, che fra poco vi presenterò, la possibilità di essere da subito pronte a mettersi all’opera per il bene della città, di chi la vive, chi vi lavora, chi vi studia».
Il giuramento ha visto il sindaco un po’ impacciato ed emozionato, oltre che stupito per la brevità del testo.
«Ma denso di significati e di impegni» gli ha ricordato Agazzi.
A conclusione del consiglio sono stati presentati gli assessori che compongono la Giunta.
Nessuna sorpresa e una gran voglia di cominciare a lavorare.
Ecco, appunto.


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Crem@ on line
Marterdì 5 giugno 2007, di Marco Viviani

Ancorotti e Agazzi in lizza per la Cultura
Ma non era l'assessorato cenerentola..?
Tutt'altro, e vi spieghiamo perché

Crema - Nel complesso puzzle della Giunta che governerà la città insieme al sindaco Bruttomesso non mancano i pezzi, bensì l’ordine degli stessi. Ci sono fattori a cui non si può sfuggire: il risultato dei partiti, il favore degli elettori espresso dalle preferenze, ma anche il ruolo centrale del sindaco per sciogliere le riserve, risolvere i contrasti, sbrogliare le matasse. La regola è: i partiti portino la materia sgrossata (una rosa di nomi, un elenco di priorità), il sindaco decida prima che ci si scanni davvero («l’assessore è…»).

È questo il caso più singolare di questi giorni di ripartizione di incarichi e deleghe. Quello che riguarda l’assessorato alla Cultura.

Chi l’avrebbe mai detto? L’assessorato cenerentola, dal budget meno rilevante, vittima designata dei tagli di tutti gli enti locali in questi tempi di magra, è al centro del dibattito nel centrodestra. Dibattito scatenato niente di meno che da Renato Ancorotti, imprenditore di successo a capo della Gamma Croma e del Polo della Cosmesi, uscito dalle elezioni con un carico di 400 preferenze personali.
Contro ogni attesa e sorprendendo anche il suo stesso partito, il consigliere di Forza Italia ha fatto una richiesta apparentemente di basso profilo: la cultura. Come dire il centravanti in porta.
Per Ancorotti il partito aveva pensato a ben altro, puntando all’incarico di vice sindaco, a deleghe impegnative, oppure a nomine nei cda che contano. Opzioni che naturalmente restano tutt’ora aperte, ma è indubbio come forse per la prima volta assistiamo ad un fenomeno politicamente incredibile: i due consiglieri più “pesanti” usciti dalle urne, Ancorotti e Antonio Agazzi (304 preferenze), sono in questo momento entrambi candidati papabili per l’assessorato generalmente meno ambito.

Questa richiesta di Ancorotti ha scompaginato il puzzle della Giunta che sembrava cosa fatta, rimettendo tutti in discussione.
Antonio Agazzi in questi anni si è preparato per diventare assessore alla Cultura, ne ha il profilo, e forse non tutti sanno che è stato l’estensore della parte dedicata alla cultura nel programma di Bruttomesso, ma è anche un politico preparato che può ambire ai Servizi Sociali.
Assessorato però su cui punta anche Maurizio Borghetti di An.
Se Ancorotti l’avesse vinta – e non è facile scontentare il recordman di preferenze, se non altro perché non sarebbe rispettoso della volontà degli elettori – Agazzi avrebbe tutto il diritto di scegliere la seconda opzione, che però rischia la collisione con l’alleato.
È lecito chiedersi per quale ragione Forza Italia dovrebbe complicarsi tanto la vita, anche facendo appello ad un 28% e 11 consiglieri su 18 che smorzerebbe le pretese di qualunque alleato.

LA CULTURA: MENO IMPEGNO, OPPURE GRANDE OCCASIONE?

Alcune persone vicine al partito degli azzurri che hanno assistito alle discussioni raccontano che la vera ragione della richiesta di Ancorotti – al di là della sua sincera passione per i libri, gli eventi culturali (è stato uno degli sponsor di «Crema del Pensiero») – sia il timore di non avere il tempo di seguire con la dovuta continuità un impegno più gravoso. Con un ufficio a Parigi e i continui viaggi, che amministratore sarebbe? Certo, la premessa non è entusiasmante: fare l’assessore alla Cultura – e magari bene – ma per non stressarsi troppo.
L’opposto di Agazzi, che invece pare assicurare il massimo impegno in questo settore.
Ma l’apparenza inganna. E le voci, mai smentite dagli stessi interessati, che l’idea di Ancorotti alla cultura sia sponsorizzata da qualcuno in Regione suggeriscono una ipotesi completamente diversa: chi occuperà la poltrona che è stata di Vincenzo Cappelli potrebbe essere colui che vanterà uno degli accordi più importanti della storia recente di Crema: l’accordo di programma per la Cittadella della Cultura.

Da molti anni Crema attende di chiudere la trattativa con la Regione Lombardia per il programma di riqualificazione del Museo civico. Cappelli è riuscito a portare a termine alcuni lotti (l’ultimo dei quali con le sale espositive agli ex magazzini comunali) grazie all’ottimo lavoro di progettazione e di finanziamento, in particolare con la Cariplo, ma mancano 2 milioni e mezzo di euro dalla Regione per donare alla città il nuovo Museo e un S. Agostino totalmente riqualificato.
Accordo che è sempre stato procrastinato dalla Giunta Regionale, probabilmente per diversità di colore politico. L’occasione per il centrodestra è ghiotta: poter siglare l’accordo passando alla storia come quelli che hanno cambiato volto ad uno dei poli culturali di Crema. Il più importante, quello con più storia, perché il San Domenico e la Biblioteca hanno pochi anni di vita e sono frutto di recenti acquisizioni o trasferimenti.

La Gronda nord si fermerà, la Pierina è un problema enorme, il superamento dei passaggi a livello richiederà ancora qualche anno. La CdL sa che nel 2012, quando si ripresenterà agli elettori, non potrà fare affidamento sul completamento di grandi opere e la Cittadella sarebbe un fiore all’occhiello. Davanti ai flash, ci sarebbe l’assessore alla Cultura.
Così Cenerentola potrebbe anche andarsene in carrozza nell’ufficio al primo piano che dà su piazza Duomo.
Una buona ragione per amare la Cultura.


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l'Opinione
Venerdì 18 maggio 2007, Rubriche

Agazzi: è arrivato gesù bambino

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Primapagina
Venerdì 18 maggio 2007

Attivo il sito Internet di Antonio Agazzi

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Crem@ on line
Venerdì 14 maggio 2007, di Marco Viviani

Campagna elettorale sempre più tecnologica:
Antonio Agazzi (Forza Italia) sbarca in Internet
"Il sito resterà aperto anche dopo le elezioni"

Crema - Ci sono i siti internet dei candidati Bruttomesso e Risari, sempre molti cliccati. Alcune liste, o partiti, hanno messo anche in Rete i loro programmi.
I Verdi hanno un blog molto seguito (http://verdicrema.blogspot.com), e anche la Sinistra giovanile ha creato un blog-costola del loro sito dedicato alla loro candidata Marcella Benelli (http://www.sgcrema.it/marcella).
Non v'è dubbio che questa campagna elettorale verrà ricordata come la prima on line della storia della politica cremasca. Anche grazie al giornale web che state leggendo.
Ma per ora c'è soltanto un candidato, consigliere uscente, che ha deciso di fare campagna elettorale sbarcando individualmente su internet: Antonio Agazzi.
Ancora molto giovane per l'età media della politica in Italia (ha 38 anni), ma con una esperienza politica che lo vede in consiglio comunale «ininterrottamente dal 6 maggio 1990», Agazzi è uno dei candidati di punta di Forza Italia, papabile assessore (forse alla Cultura) in caso di vittoria alle amministrative, in passato già nella rosa dei nomi per la carica di sindaco e anche per quella di consigliere regionale, senza averla mai spuntata.
Rispettato anche dagli avversari, è stato in questa ultima legislatura Vice presidente del Consiglio comunale.
Il suo sito internet, www.antonioagazzi.it, è appena stato inaugurato e presenta una homepage dove spiega le ragioni della sua scelta mediatica: «L'idea è nata da una considerazione molto semplice: la tornata amministrativa 2002-2007 mi ha visto intensamente impegnato a stimolare l'Amministrazione Ceravolo rispetto ai tanti problemi che i miei concittadini mi hanno sottoposto e di cui ho condiviso l'importanza».
Così, Agazzi ha pensato che il modo giusto di impostare una campagna elettorale sia render conto di ciò che si è fatto in cinque anni «tanto più in considerazione del fatto che credo di aver lavorato molto e mi sembra giusto che la comunicazione del mio operato arrivi ai miei concittadini. Il sito è uno strumento che va in questa direzione» prosegue Agazzi, «e consente, a mio giudizio, una forma di "controllo democratico" interessante. Ma il sito sopravviverà alla campagna elettorale e diventerà, in caso di mia riconferma, uno strumento di comunicazione, se possibile quotidiana, con i cittadini».
Una forma di comunicazione diretta e in tempo reale che non poteva non incuriosire Crem@ on line, che crede molto in queste modalità e incoraggia ogni tentativo - da qualunque parte politica esso provenga - di percorrerle nell'ambito del rapporto tra cittadini e istituzioni.
Il sito internet presenta varie sezioni: l'impegno del quinquiennio 2002-2007, la campagna elettorale, una galleria fotografica, interviste, lettere, dichiarazioni, articoli, collegamenti; e naturalmente permette di contattare il candidato tramite posta elettronica. È presente inoltre un form per inviare ad altri contatti il materiale di propaganda del candidato.


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Il Nuovo Torrazzo
Sabato 14 aprile 2007, pagina 9

Ecco la caserma dei VdF

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Mensile di Forza Italia Crema
Marzo 2007

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Occupazione e sviluppo: Il flop di Risari & C.
A questo punto noi crediamo che vi sia una sola ragione per la quale non mette a confronto il territorio in tutte le sue articolazioni: la sua totale incompetenza.

Uno dei “rimproveri” più importanti che è doveroso muovere all’amministrazione di centro-sinistra, è l’assoluta mancanza di una strategia finalizzata a “guidare” Crema e il suo territorio in direzione dello sviluppo economico - occupazionale. E pensare che l’attuale vice-sindaco Gianni Risari, nonché candidato sindaco, aveva, tra le sue “deleghe” anche quella alle Attività Produttive! Che cosa ne ha fatto? E’ una domanda che noi di Forza Italia gli abbiamo rivolto durante l’ultimo Consiglio Comunale, e alla quale ha saputo rispondere solo elencando le iniziative di altri enti: dal Patto per lo Sviluppo, coordinato dall‘amministrazione Provinciale, al lavoro di Reindustria e del Consorzio Crema Ricerche, per finire con il “Polo Tecnologico della Cosmesi”, nato da una felice intuizione prima di Francesco Martelli e poi dell’imprenditore Renato Ancorotti. Ma le situazioni preoccupanti, rispetto a importanti realtà aziendali operanti in città, purtroppo non sono mancate e non mancano. Nonostante questo, l’amministrazione non ha accolto la richiesta delle attuali minoranze di promuovere un Consiglio Comunale aperto, che consentisse un confronto a tutto campo tra i soggetti a vario titolo coinvolti. Secondo Risari, sarebbe stata “un’inutile passerella”. In sostanza, concertare va bene quando a governare sono gli altri: se sono loro, diventa superfluo. Invece, sono riusciti ad approvare un PRG che incoraggia gli imprenditori a dismettere le proprie attività, a “fare cassa” buttandosi sul “residenziale”, e non hanno sviluppato alcuna azione incisiva di marketing territoriale. Perchè, dunque, fregiarsi di una delega (quelle alle Attività Produttive) se poi nei fatti viene svuotata di reali contenuti operativi autonomi? Dopo nove anni di centro-sinistra, Crema è una “grande Paullo” o una “piccola Mantova”? Ceravolo ritiene che sia una “grande Crema”. Più realisticamente è una città in cui, ogni mattina, c’è ancora troppo pendolarismo lavorativo, che ha visto indebolirsi la propria funzione di guida del comprensorio, e che non ha definito il proprio ruolo nel contesto regionale. Se Risari si candida per garantire “continuità”, è esattamente ciò di cui Crema non ha bisogno.


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Crem@ on line
Venerdì 9 febbraio 2007, 12.07

Il consigliere Agazzi scrive al sindaco: "Acceleriamo i tempi per l'approvazione della nuova caserma dei pompieri"

L'attuale caserma dei VdF di CremaCrema - Dopo la raccolta firme promossa dai vigili del fuoco (che verrà ripetuta il prossimo 17 febbraio) con la quale si sensibilizza la cittadinanza al rischio di chiusura del distaccamento di Crema, il consigliere comunale di Forza Italia Antonio Agazzi ha scritto al sindaco per accelerare i tempi dell'approvazione della delibera per la nuova caserma.
« L'allarme lanciato in questi giorni dalle rappresentanze sindacali dei vigili del fuoco» si legge nel documento protocollato ieri, «in merito ai problemi strutturali e di organico che rischiano di pregiudicare l'adeguatezza del servizio e, in prospettiva, la stessa sopravvivenza del distaccamento di Crema, è stato anche veicolato a livello parlamentare e governativo da un'opportuna iniziativa dell'onorevole Cinzia Fontana, e sta incontrando il consenso di tanti cittadini». «La incoraggio quindi a non dilazionare la decisione in merito alla realizzazione della nuova caserma dei vigili del fuoco» è l'esortazione al sindaco Claudio Ceravolo del consigliere Agazzi, che spesso si è speso sul tema, «sottoponendola al consiglio comunale in carica non appena riterrà di aver acquisito le necessarie garanzie dal Ministero dell'Interno».
La “promessa” è quella che l'opposizione non farà nulla per intralciarne l'approvazione, anzi collaborerà al fine di garantire tempi il più rapidi possibile.


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La Voce di Crema
18 Gennaio 2007, di Paolo Carelli

Caserma, c'è il progetto
Previsto un imponente investimento di 2,5 milioni di euro

CREMA - A quanto pare, le reiterate prese di posizione del forzista Antonio Agazzi, che in consiglio comunale ne aveva fatto quasi una questione personale, hanno fatto breccia.
Il sindaco Claudio Ceravolo, infatti, agli sgoccioli del suo ormai decennale mandato, ha presentato ufficialmente il progetto della nuova caserma dei vigili del fuoco. Da via del Macello a via Colombo, l'edificio si sposterà di alcune centinai di metri, rimanendo sempre nel cuore del quartiere di San Bartolomeo. Un progetto importante, come testimoniano l'imponente investimento, 2,5 milioni e mezzo di euro, e l'area messa a disposizione, compresa tra i 4.500 ed i 6.500 metri quadrati. La caserma dei vigili del fuoco sorgerà quindi a ridosso di un altro progetto che ha scatenato violente polemiche e reazioni, il depuratore, o meglio, l'impianto di pretrattamento dei rifiuti chimico-fisici della Scs.
La struttura dell'edificio prevede una costruzione su due piani; al piano terra, verranno ricavati spazi per il magazzino, il centralino, gli spogliatoi, gli uffici del comandante e del capoturno ed un nuovissimo ufficio per le relazioni con il pubblico. Al piano superiore, invece, ci saranno la cucina con la sala pranzo, gli alloggi dei vigili e la palestra.
Fin qui la presentazione del progetto, che già di per sé è una novità. L'altra grande novità è la società che, salvo sorprese, dovrebbe accollarsi i costi, ovvero la Scrp di Pietro Bertesago. Presto, il piano approderà in consiglio comunale dove il sindaco Ceravolo e l'intera giunta si augurano di trovare la massima collaborazione tra le forze dell'opposizione. Collaborazione per impedire che la realizzazione dell'edificio, comunque già in ritardo rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, non s'incagli nei soliti intoppi burocratici.
Ma da evitare sono anche ulteriori dispute politiche, che ne pregiudicherebbero l'iter e la rimanderebbero alla responsabilità della prossima amministrazione.


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Il Nuovo Torrazzo
9 Dicembre 2006, pagina 7

Basta dossi! Sono pericolosi
Sulla questione circostanziata interpellanza di Agazzi

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l'Opinione
28 Ottobre 2005, Cronaca a pagina 5

Nel piazzale Rimembranze
La fontana cade a pezzi. Interventi in primavera


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